ESCLUSIVA PG- Massimo Oddo: «Genoa e Milan sono squadre di livello. Per il Grifone l’Europa è un traguardo possibile»

“Tra Genoa e Milan sarà una partita spettacolare in cui si scontreranno due squadre in forma. Il Genoa esprime un calcio brillante, è aperto all’attacco ed è capace di affrontare duelli uno contro uno. Il Milan, proprio come i rossoblu, è abile nei movimenti offensivi e cerca sempre di aggredire il proprio avversario. Naturalmente il […]


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“Tra Genoa e Milan sarà una partita spettacolare in cui si scontreranno due squadre in forma. Il Genoa esprime un calcio brillante, è aperto all’attacco ed è capace di affrontare duelli uno contro uno. Il Milan, proprio come i rossoblu, è abile nei movimenti offensivi e cerca sempre di aggredire il proprio avversario. Naturalmente il fattore Ferraris potrebbe essere l’arma in più nelle mani di Gasperini”. Massimo Oddo, ex difensore campione del mondo 2006, è stato raggiunto dai microfoni di Pianetagenoa1893.net per analizzare la partita che si disputerà domenica a Genova. Oddo ha trascorso un periodo come allenatore nel settore giovanile genoano e con la maglia del Milan ha vinto trofei importanti tra cui la Champions League nel 2007.

Per il Genoa incontrare il Milan più in forma della stagione potrebbe essere un problema aggiuntivo?

Lo stato di forma in una squadra lascia un po’ il tempo che trova, nel senso che una sconfitta potrebbe stroncarlo come una vittoria esaltarlo. E’ vero, il Milan arriverà a Genova in forma, ma davanti troverà una compagine che è stata capace di conquistare il podio della classifica esprimendo un calcio degno di nota. Non dimentichiamo che il Genoa giocherà davanti al proprio pubblico. Il tifo genoano da sempre riesce ad esaltare i propri giocatori e questo ho avuto occasione di percepirlo nel periodo passato in rossoblu.

Cosa devono temere le due squadre l’una dell’altra?

Il Genoa dovrà stare attento all’abilità degli attaccanti di Inzaghi perché non sono statici e quindi molto abili nel non dare punti di riferimento. Menez è imprevedibile, come Honda e lo stesso El Shaarawy. Il Milan invece si troverà davanti una squadra che fa della corsa e dell’attacco i suoi principali marchi di fabbrica. Quando il grifone attacca è pericoloso perché porta più giocatori a partecipare all’azione offensiva e questo per i rossoneri potrebbe essere un problema visto che la loro difesa in questo momento non può essere definita “di ferro”. Perotti e Matri? Perotti non lo conoscevo bene, l’ho visto nella gara di Coppa Italia con il Lanciano e in quell’occasione, seppur non abbia brillato, ha lasciato intravedere le sue qualità tecniche. Matri è un giocatore che sapevo a avrebbe messo in mostra il suo valore in questa piazza, durante il corso della sua carriera ha calcato palcoscenici importanti e per il Grifone è un lusso averlo tra le proprie fila.

Parlare di zona europea è prematuro in caso di “giro di boa” intorno ai trenta punti ?

La cosa più importante è mettere in cascina i punti della salvezza matematica, una volta conquistati il Genoa potrà pensare concretamente pensare al traguardo successivo. Naturalmente finire il girone con trenta punti in tasca può consentire alla squadra di Gasperini di considerarsi una pretendente per un posto in Europa, però bisogna pensare a compiere un passo alla volta.

Il Genoa, come altre squadre di media fascia, riesce a fare bene solo per via dell’impoverimento tecnico del campionato oppure no?

E’ innegabile che il campionato italiano sia sceso di livello. C’è stato un livellamento verso il basso, soprattutto per le squadre di prima fascia, quindi quelle di media classifica sono riuscite a venire fuori in maniera concreta. Anni fa era difficilissimo conquistare punti contro le famigerate “sei-sette sorelle” per via dei campioni che facevano scendere sul terreno di gioco, basti pensare a campioni come Crespo, Stam (nella Lazio), Trezeguet, Thuram (nella Juventus), Nesta e Shevchenko (Milan). Oggi invece le medie riescono a fare bene anche in campi prima considerati proibitivi, però questo livellamento di cui parlavo ha visto come protagoniste principalmente le prime della classe, le medie invece hanno conservato più o meno i valori generali del passato.

Molti temono che il Milan è destinato a superare il Genoa per via del suo blasone. Può essere vero?

Secondo me la classica rispecchia i valori del campionato. Il Genoa sta facendo meglio nonostante un organico sulla carta inferiore, però ha la forza per continuare su questa strada. Ogni stagione è una storia a se e non è detto che una squadra con un tasso tecnico leggermente inferiore a quello di big non possa arrivarle davanti.

A breve inizierà il mercato. Il Genoa è migliorabile?

Tutto può essere migliorabile, ma non bisogna rompere determinati equilibri e non è detto che un elemento qualitativamente superiore possa effettivamente fare la differenza in un organico collaudato o fare bene in un campionato, se parliamo di calciatori esteri, in un campionato che non è il suo. Quando le cose vanno bene è difficile trovare un giocatore che possa sostituire un elemento che si sta mettendo in mostra, inoltre è difficile trovarne uno con un rapporto qualità prezzo adeguato, ovvero che costi relativamente poco e che renda molto sotto l’aspetto qualitativo. Oggi è più conveniente investire su giocatori provenienti dai vivai o dalle categorie inferiori.

Riccardo Cabona

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