Esclusiva PG, Mario Beretta: “L’Europa League si raggiunge con la serenità “

Diciassette panchine tra i professionisti ne fanno un allenatore esperto, capace di prendere il Siena con nove punti a nel novembre 2007 e condurlo alla salvezza con tre giornate d’anticipo. E’ l’identikit di Mario Beretta, l’allenatore sentito in esclusiva da Pianetagenoa1893.net in vista di Genoa-Torino (lunedì 11 maggio, ore 20:45). Che cosa apprezza di questo […]


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Diciassette panchine tra i professionisti ne fanno un allenatore esperto, capace di prendere il Siena con nove punti a nel novembre 2007 e condurlo alla salvezza con tre giornate d’anticipo. E’ l’identikit di Mario Beretta, l’allenatore sentito in esclusiva da Pianetagenoa1893.net in vista di Genoa-Torino (lunedì 11 maggio, ore 20:45).

Che cosa apprezza di questo Genoa e di Gasperini? “Senza dubbio il gioco che l’allenatore riesce a dargli: come sempre Gasperini dimostra tutto il suo valore a Genova dando un impronta ben precisa alla squadra anche con giocatori nuovi e stranieri. Davvero un ottimo lavoro, i risultati sono evidenti”.

Lei è un ex granata: cosa non funzionò nel 2009 sotto la Mole? “Ci sono stato talmente poco che non ho conosciuto nemmeno i nomi dei miei giocatori: è un’esperienza che non ha statistiche per me, sono subentrato solo per sette partite spezzate dalla sosta di Natale”.

Possiamo considerare il Grifone come la squadra favorita, in questo momento, per l’accesso all’Europa League? “Penso più a una delle favorite dal momento che in quattro partite può succedere di tutto: rispetto alle altre squadre ha, forse, meno pressione perchè l’Europa non era il vero obiettivo dichiarato. Tuttavia, con la serenità e sfruttando il periodo di forma poco brillante delle concorrenti può farcela”.

Il Toro sembra aver smesso di correre dopo il derby vinto: qual è il suo punto debole? “Hanno giocato tante partite su tre fronti. Non ho visto tutte le partite dei granata ma vi dirò che di punti deboli non ne vedo: contro l’Empoli sono stati molto sfortunati altrimenti potevano avere qualche punto in più. Si spera per loro che non ci sia una sorta di appagamento dopo la partita con la Juventus, nonostante la stanchezza vuoi comunque arrivare a giocarti una competizione internazionale”.

Mister, è pronto per tornare ad allenare? “La voglia c’è sempre anche se ho in mente altre progetti, vediamo cosa ci riserverà il futuro: sarete i primi a saperlo”.

Alessandro Legnazzi

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