ESCLUSIVA PG – L'avvocato Mascia: «Irragionevole durata del processo, lo Stato rischia di pagare un forte indennizzo a Milanetto e agli altri indagati a Cremona»

Il legale spiega che per la Legge Pinto, che prevede una durata massima di 3 anni per il primo grado, i 110 indagati potrebbero chiedere una cifra complessiva pari a 165mila euro


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«Oltre all’indennizzo per l’ingiusta detenzione, chiederò per Omar Milanetto anche quello per l’irragionevole durata del processo». L’avvocato Maurizio Mascia, legale dell’ex giocatore (ora capo degli osservatori del Genoa) indagato per presunta frode sportiva, spiega a Pianetagenoa1893.net di essere pronto a dare battaglia nell’udienza preliminare del 18 febbraio prossimo davanti al Tribunale di Cremona. In quell’occasione si deciderà l’eventuale rinvio a giudizio per Milanetto e altri 109 coinvolti nell’inchiesta sul calcioscommesse: tra essi il ct della Nazionale Antonio Conte, il laziale Stefano Mauri, Beppe Signori, l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, e tanti altri tra calciatori, allenatori, dirigenti e manager.

Ci spiega in dettaglio quali saranno i suoi prossimi passi?

«Presenterò la richiesta d’indennizzo per l’ingiusta detenzione di Milanetto, poiché è caduta l’accusa di associazione per delinquere. La legge prevede un massimale di 516mila euro, pari a un miliardo di vecchie lire. Ma non mi limiterò soltanto a questo».

Ha un altro asso nella manica?

«Chiederemo anche un altro tipo di indennizzo: precisamente quello previsto dalla Legge Pinto riguardante la ragionevole durata del processo. La normativa in questione ha recepito la giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’Uomo e prevede che il giudizio di primo grado debba essere concluso 3 anni. Nel caso di Milanetto, il procedimento è iniziato nel maggio 2012 con la custodia cautelare: siamo soltanto all’udienza preliminare e sono trascorsi già quattro anni. Questo perché la legge include anche le frazioni di anno».

Dunque siamo ben oltre i tempi imposti dalla legge?

«Proprio così. Tenga presente che dopo l’udienza dinanzi al gup, in caso di rinvio a giudizio occorreranno altri 2-3 anni per ottenere la sentenza».

Cosa accade?

«Succede che non soltanto Milanetto, ma anche tutti gli altri 109 indagati potranno chiedere l’indennizzo: la legge prevede una cifra tra i 750 e i 2mila euro».

Può ipotizzare una media?

«Calcolando una cifra pari a 1500 euro e moltiplicandola per i 110 coinvolti, il totale ammonta a 165mila euro. E’ il debito che lo Stato ha nei loro confronti dal mese di febbraio: tenga presente che questa cifra può essere richiesta in caso di eventuale condanna degli imputati. Ovviamente più passa il tempo e più l’importo si incrementa».

Marco Liguori

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