ESCLUSIVA PG – Fabrizio Lorieri: “Perin, ti spiego come diventare grande”

Umiltà, lavoro, voglia di migliorarsi e ancora umiltà. E’ questa la ricetta consigliata da Fabrizio Lorieri, ex numero uno del Genoa dei primi anni duemila, a Mattia Perin, attuale estremo difensore rossoblù che, tra un volo e l’altro, sta riscuotendo sempre più consensi nell’opinione pubblica pallonara. Basta una serie positiva di prestazioni ad esaltare anche il più […]


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Umiltà, lavoro, voglia di migliorarsi e ancora umiltà. E’ questa la ricetta consigliata da Fabrizio Lorieri, ex numero uno del Genoa dei primi anni duemila, a Mattia Perin, attuale estremo difensore rossoblù che, tra un volo e l’altro, sta riscuotendo sempre più consensi nell’opinione pubblica pallonara. Basta una serie positiva di prestazioni ad esaltare anche il più serio dei professionisti ma, come consiglia Lorieri, ora preparatore dei portieri del Sassuolo, “l’importante per Mattia è rimanere sempre con i piedi per terra”. Metaforicamente, s’intende. Fabrizio Lorieri si è concesso in esclusiva ai microfoni di Pianetagenoa1893.net per dire la sua sulla prossima sfida che vedrà impegnato il Grifone contro il Torino, altra sua ex squadra, passando poi per lo strepitoso rendimento di Perin e sul momento di ripresa del suo Sassuolo.

Qual è il punto di forza del Genoa di Gasperini?

“Il ritorno del tecnico piemontese ha trasmesso sicurezza ad una squadra che aveva iniziato il campionato in modo incerto. Gasperini conosce i giocatori e l’ambiente rossoblù meglio di chiunque altro: il suo ritorno è stato determinante. E, non dimentichiamolo, può contare un organico composto da ottimi giocatori.”

Il Torino arriva al Ferraris dopo il roboante 4-1 inflitto al Catania. Una dimostrazione che i granata non dipendono solo dalle giocate di Alessio Cerci.

“Ventura è un allenatore che conosco bene. So come lavora. Sa mettere in campo le sue squadre, riuscendo ad esprimere un gioco sempre propositivo e frizzante. A sua disposizione c’è un talento come quello di Cerci che sa fare la differenza quando vuole. Il Torino ha un impianto solido, con il quale gioca bene e diverte allo stesso tempo, conseguendo risultati più che dignitosi. Poi è naturale che i tifosi si aspettino sempre qualcosa in più, ma c’è da dire che in questi anni non hanno mai messo in discussione la permanenza nella massima serie.”

Il Torino, infatti, non è solo Alessio Cerci. Ad esempio sabato al Ferraris Ciro Immobile farà il suo ritorno da avversario.

“E’ un giocatore davvero importante che, pur avendo passato un’annata non esaltante con la maglia del Genoa, ha molta qualità. E’ un attaccante che in avanti si fa sempre sentire e in questa esperienza con i granata lo sta dimostrando.”

Con quali armi il Genoa potrà “matare” il Toro di Ventura?

“Gasperini non ha certo bisogno di consigli da questo punto di vista, così come il tecnico granata. Di sicuro sarà una bella partita: Genoa e Torino sono due squadre votate allo spettacolo e che non rinunciano mai ad attaccare. Il risultato è difficile da prevedere: dipenderà dai tanti episodi che segneranno l’andamento del match.”

E’ più determinante Gilardino nel Genoa o Cerci nel Torino?

“Entrambi, in modi diversi. Gila è uno di quei giocatori in grado di fare reparto da solo, oltre ad essere un finalizzatore ineguagliabile. Cerci invece sa spezzare le partite in ogni momento: basta un suo guizzo a decidere il risultato. D’altronde stiamo parlando di due giocatori della Nazionale italiana.”

La striscia positiva di risultati collezionata dal Genoa è passata anche (o soprattutto) dalle parate di Mattia Perin. 

“E’ un giovane che si sta facendo valere in un campionato in cui non è mai facile per un portiere alle prime armi. E’ molto importante mantenere un certo rendimento e lui devo dire che ci sta riuscendo. Per un ragazzo come Perin è fondamentale allenarsi con un preparatore esperto come Spinelli, ma dovrà essere bravo Mattia a mantenersi su questi livelli. Perché l’importante non è arrivarci, ma rimanerci.”

Che consiglio può dare un veterano della porta come Fabrizio Lorieri al giovane Perin?

“Anche io ho esordito giovanissimo in Serie A e ricordo che l’aspetto più importante sia continuare sulla propria strada, senza farsi condizionare dai momenti positivi come questo e da quelli negativi, che in un mestiere come il nostro sono sempre dietro l’angolo. Perin è sulla buona strada: spero per lui che continui così e sia costantemente spinto a migliorarsi. Il segreto è non sentirsi mai arrivati, ma perseguire ogni sfida con l’entusiasmo di sempre.”

Un’ultima domanda sul suo Sassuolo: i punti conquistati nelle ultime giornate hanno ridato fiducia ad un ambiente che fino a qualche tempo fa sembrava già condannato. La salvezza ora non è più un miraggio, ammesso che lo sia mai stato.

“Era prevedibile un impatto del genere con una realtà come la A, da parte di una squadra prevalentemente costituita da giocatori che la massima serie l’avevano vista solo in tv. Con il tempo, la consapevolezza dei propri mezzi e l’autostima sono aumentate in maniera esponenziale. Ci si conosce di più rispetto a settembre e anche i nuovi acquisti si sono ormai inseriti nei meccanismi di mister Di Francesco, un allenatore davvero valido che ha trasmesso la sua passione ad ogni singolo elemento del gruppo. La squadra può contare su molti valori: sono sicuro che da qui in avanti potremo toglierci diverse soddisfazione.”

Tra questi valori spicca anche quello di Antonio Floro Flores, ex rossoblù rimasto nel cuore dei tifosi genoani.

“Floro è un ragazzo ben voluto da tutti. Ha messo la sua esperienza e le sue qualità al servizio della squadre, specialmente per i più giovani. Quando è in giornata può cambiare la partita con una semplice giocata: per noi è un acquisto importantissimo. Visto da fuori può sembrare un ragazzo esuberante ma sul campo è un atleta di grande professionalità.”

Daniele Zanardi

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