DALLA PARTE DI LEI/Marta Comparoni: «Orgogliosa di essere la fidanzata del capitano rossoblù»

Come dice un vecchio proverbio “E’ la donna che fa l’uomo”: e allora perché non conoscere il “lato rosa” dei nostri guerrieri rossoblù? Pianetagenoa1893.net in questa nuova rubrica “Dalla parte di lei” cercherà di far conoscere ai suoi lettori le fidanzate e le mogli dei nostri calciatori che si racconteranno e ci descriveranno anche i […]


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Come dice un vecchio proverbio “E’ la donna che fa l’uomo”: e allora perché non conoscere il “lato rosa” dei nostri guerrieri rossoblù? Pianetagenoa1893.net in questa nuova rubrica “Dalla parte di lei” cercherà di far conoscere ai suoi lettori le fidanzate e le mogli dei nostri calciatori che si racconteranno e ci descriveranno anche i particolari dei loro rispettivi partner.

Per iniziare, questa settimana abbiamo intervistato Marta Comparoni, fidanzata del capitano Luca Antonelli.

Marta, la scorsa settimana, Genova è stata colpita dall’alluvione, come l’avete vissuta?

Purtroppo è la seconda alluvione che vediamo da quando abitiamo a Genova. È una cosa indescrivibile. Siamo vicini a tutte quelle persone che purtroppo hanno perso tutto o quasi. I ragazzi stanno cercando di fare qualcosa, per poter aiutare tutti come possono. Quando succedono queste cose ti lasciano dentro desolazione e dispiacere infinito. Sono sicura però, che anche questa volta Genova e tutte le persone che vivono qui sapranno rialzarsi e lottare come solo loro sanno fare. Me lo auguro davvero con tutto il cuore.

Luca ha presenziato ai funerali della vittima di questa alluvione…

Non c’è molto da dire. Sono quelle cose che non vorresti mai vedere, Luca ha presenziato ai funerali in nome del Genoa, perché tutta la squadra e la società sono vicine alla famiglia di Antonio Campanella. Non si dovrebbe morire per queste cose.

Come vi siete conosciuti?

E’ avvenuto tramite amici in comune. Inizialmente ci sentivamo per telefono, siamo usciti qualche volta in amicizia, finché non ci siamo accorti di non poter più stare l’una senza l’altro ed ora eccoci qui.

Seguiva già il calcio prima di conoscere Luca o la passione per questo sport è iniziata con lui?

Da ragazzina andavo qualche volta allo stadio con la mia famiglia o gli amici: di solito mi portava mio fratello.

Sappiamo che segue Luca al Ferraris: va anche in trasferta?

Quando il Genoa gioca in casa cerco di non perdere una partita, sia per Luca sia perché quello stadio è meraviglioso, molto emozionante. In trasferta vado solo se c’è qualche amica da andare a trovare.

Cosa vuol dire essere la fidanzata di un calciatore?

I giocatori sono ragazzi giovani con tantissima fortuna perché hanno la possibilità di fare quello che più amano e avere una vita agiata. Ma posso dire che sono ragazzi normalissimi come tutti i loro coetanei. Io sono la fidanzata di Luca, per me conta solo lui come persona.

Ed essere la fidanzata del capitano di una squadra come il Genoa?

So quanto Luca ci tenga e quanto sia felice, quindi io non posso essere più orgogliosa e felice per lui. Gli auguro di esserlo per tantissimi anni.

Parliamo per un attimo di Luca, mi dica un suo pregio e un suo difetto

Luca è una persona buonissima, molto altruista. Un difetto? Forse un po’ pigro: a casa adora stare sul divano e guardare un bel film o una partita. Di conseguenza diventa difficile farlo uscire per un giretto o una passeggiata.

Roberto “Dustin” Antonelli, il papà di Luca ed ex calciatore, dà consigli al figlio? E Luca lo ascolta?

Il consiglio che gli dà più spesso è quello di ascoltare sempre il suo mister, poi ovviamente parlano delle partite e di tutto quello che riguarda il calcio.

Ci racconta qualche aneddoto riguardo a com’è Luca fuori dal campo, per conoscerlo meglio?

Non me ne viene in mente uno in particolare, però posso assicurarvi che Luca è una persona solare. Non gli manca mai il sorriso, ti trasmette il buon umore. Con lui è praticamente impossibile litigare. All’inizio è abbastanza timido, ma quando si lascia andare sono risate assicurate.

Due anni fa Luca ha avuto problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dai campi, in che modo gli è stata vicino?

Quel periodo è stato abbastanza brutto, vedevo Luca soffrire tantissimo ma non potevo fare niente. L’unica cosa possibile era fargli sentire che ero sempre e comunque al suo fianco. Cercavo di tenerlo su di morale ma soprattutto fargli sentire che credevo in lui.

Come lo consola dopo una sconfitta?

Non parlo quasi mai delle partite, soprattutto quando perdono.

E dopo una vittoria, andate a festeggiare?

Se per festeggiare si intende una cena con gli amici di sempre o i compagni, allora sì, festeggiamo. Siamo ragazzi molto tranquilli, non amiamo le discoteche, meglio una pizza in compagnia o andare al cinema.

Per concludere, a quando un bel matrimonio a tinte rossoblù?

Presto! Appena sarà tutto organizzato vi faremo sapere.

Luana Ambrico

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