Riflessioni sul calcioscommesse: l’Italia è uno strano paese

Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso viviamo davvero in uno strano paese. Ho provato in giornata a cercare di capire in modo più approfondito quanto fosse eventualmente vero o falso l’ipotetico coinvolgimento dell’ex giocatore del Genoa, Omar Milanetto, nell’inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona. Com’è noto, il centrocampista è stato […]


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Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso viviamo davvero in uno strano paese. Ho provato in giornata a cercare di capire in modo più approfondito quanto fosse eventualmente vero o falso l’ipotetico coinvolgimento dell’ex giocatore del Genoa, Omar Milanetto, nell’inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona. Com’è noto, il centrocampista è stato tirato in ballo dall’ex giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni. Ho contattato l’avvocato Filippo Andreussi, uno dei difensori di Gervasoni, il quale mi ha risposto con grande correttezza e professionalità in questo modo: «Non posso dire nulla per una ragione molto semplice. Al di là di quello che si legge sulla carta stampata, gli atti sono coperti da segreto istruttorio e, anche se volessi, non potrei parlarle». Resta il fatto che stamattina tutti i quotidiani nazionali riportavano ampi stralci dell’interrogatorio del suo assistito: ovviamente non c’entra nulla l’avvocato Andreussi che è stato deontologicamente ineccepibile. La mia riflessione verte su un altro aspetto scottante: come mai, nonostante il segreto istruttorio, quando ci sono inchieste clamorose, iniziano a uscire rivelazioni e indiscrezioni che alimentano il “processo mediatico” con sentenze di condanna già scritte? Stavolta è toccato – purtroppo – al Genoa e a una serie di altre società e giocatori: si dimentica che esiste il principio, costituzionalmente garantito, della presunzione di innocenza. Ciò significa che le dichiarazioni rese davanti al pubblico ministero dovranno essere adeguatamente riscontrate dallo stesso magistrato. Ho letto quanto affermato da Gervasoni e riferito sui giornali. Rivediamo il tutto alla “moviola” riguardo quel Lazio-Genoa del maggio scorso: «Ho appreso da Gegic che gli slavi si incontrarono lo stesso giorno della partita con Zamperini che poi li mise in contatto con Mauri della Lazio. Gli slavi si incontrarono anche con Milanetto del Genoa che a sua volta incontrò altri giocatori della sua squadra». Il giocatore apprende da un’altra persona una determinata circostanza riguardo al gruppo degli “slavi” che ebbero due incontri. Fatti di cui egli non è dunque a diretta conoscenza. O meglio: per citare il titolo di un celebre film “Io so che sai che io so”. Immagino che il pm debba chiedere conto alle persone coinvolte. Inoltre mi domando: chi sono i giocatori del Genoa con cui avrebbe parlato Milanetto?  Gervasoni non rivela altro. Per ora siamo nel campo delle semplici ipotesi: occorrono prove certe per motivare l’eventuale ipotesi di illecito penale e, ovviamente, sportivo. Non si possono dunque trarre già conclusioni. A proposito: Zamperini ha smentito qualsiasi coinvolgimento per Lazio-Genoa, come riporta il Tgcom (cliccare qui per leggere).

Naturalmente Pianetagenoa1893.net seguirà sempre con scrupolo questa vicenda. Considerato che siamo alla fine dell’anno vi dò un consiglio del grande poeta latino Quinto Orazio Flacco: «Nunc est bibendum», ora bisogna bere, divertirsi e brindare al nuovo anno. Sperando che porti tanta serenità al Genoa e a tutti i suoi tifosi. Una nota lieta è però arrivata ed è rappresentata da Alberto Gilardino: finalmente il presidente Preziosi è riuscito a prendere il centravanti di alto livello, tanto agognato e sospirato.

A tutti voi, auguro un felice 2012.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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