Finalmente grinta e volontà : ma la benzina finisce sempre nella ripresa

Gara con diverse caratteristiche, quella odierna col Torino. Inizierò, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, con quelle positive. Innanzitutto un punto è stato guadagnato e spezza il trend negativo instauratosi con le ultime due sconfitte. A seguire, si può dire che nei primi 15-20 minuti il Genoa ha costruito alcune azioni, grazie […]


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Gara con diverse caratteristiche, quella odierna col Torino. Inizierò, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, con quelle positive. Innanzitutto un punto è stato guadagnato e spezza il trend negativo instauratosi con le ultime due sconfitte. A seguire, si può dire che nei primi 15-20 minuti il Genoa ha costruito alcune azioni, grazie a Vargas tornato su livelli più che soddisfacenti. Bene anche Rossi, anche se il capitano non tiene ancora la durata intera di una gara. In più sono ricomparse grinta e volontà nei giocatori: elementi che sembravano scomparsi nelle scorse partite. Dunque un miglioramento: visto ciò il gol del Torino è sembrato quasi immeritato. Ed è arrivata anche una certa reazione da parte dei rossoblù che ha portato al pareggio.

E veniamo alle dolenti note. La prima: occasione persa in casa contro una diretta concorrente per la salvezza. Sarebbe stato meglio (e non è una frase “alla Catalano” di “Quelli della notte”) cogliere a tutti i costi i tre punti. Tuttavia ciò sarebbe stato molto difficile da conseguire, a causa di un limite persistente: ancora una volta nella ripresa è mancata la benzina e il Genoa non aveva le forze necessarie per infilare la stoccata vincente. In più la squadra ha mostrato anche nel primo tempo lacune difensive: il centrocampo con Bertolacci e Seymour (scelta peraltro obbligata per Delneri) era sì veloce ma troppo leggero rispetto a quello avversario. Immobile resta ancora impreciso e poco incisivo: un altro giocatore rispetto a quello ammirato a inizio campionato. Comunque sia, Delneri ha fatto benissimo a ribadire che non deve essere ceduto, nonostante l’arrivo di Floro Flores che domani firmerà: non solo, ma occorre rafforzare la rosa. I cambi validi mancano, come si è visto oggi: soprattutto nel reparto mediano. In quest’ultimo arriverà Matuzalem, sperando che ritorni ai livelli di qualche anno fa: regista dai “piedi buoni” e, all’occorrenza, valido per la fase di interdizione del gioco avversario. E a proposito di mercato, occorre un terzino destro al più presto: è il ruolo da ricoprire per dare maggior equilibrio al gioco di Delneri.

Archiviata la gara col Toro, sabato il Grifone vola a San Siro per affrontare l’Inter. Rientreranno Kucka e Sampirisi dalle rispettive squalifiche per un turno: in particolare, lo slovacco è necessario per blindare il settore centrale rossoblù. Saranno due frecce in più all’arco di Delneri. Ed è probabile il ritorno a uno schieramento 4-4-2, meno offensivo del 3-4-3 visto oggi: il 4-1-4-1 non sarebbe praticabile, vista la lentezza cronica e pervicace di Tozser. Ci vorrebbe un miracolo, anche per dare ancor più morale ai giocatori e ai tifosi verso il non facile traguardo della salvezza.

Marco Liguori

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