L’Udinese oggi pomeriggio riprende la preparazione in vista dell’esordio di sabato alle 18 al Friuli contro il Genoa. I bianconeri in amichevole contro il Chievo hanno deluso e Guidolin non ha digerito l’aspetto mentale, specie nel primo tempo, per cui non ci sorprenderà se all’arrivo all’allenamento i giocatori verranno accolti con una lavata di capo: “non permetterò che rovinino il mio lavoro e quello del mio staff”, le dure parole a caldo del mister, che ha capito subito che il cavallo dell’anno passato è ancora imbizzarrito evidentemente.
Intanto preoccupa Ferronetti: oggi a Barcellona ci sarà un consulto per capire l’entità del malanno al ginocchio. Il difensore è davvero sfortunato e anche moralmente questo colpo non ci voleva. tatticamente poi, dopo che per molte gare si è provata la difesa a quattro, con tre mediani davanti e Candreva trequartista dietro Sanchez e Di Natale, si dovrà necessariamente cambiare.
Ovviamente le percentuali che Ferronetti recuperi non sono molte: più facile pensare (e sperare) che sia pronto epr la gara contro l’Inter dopo la sosta, anche se tutto è da verificare e Guidolin spera di averlo anche col Genoa, nel qual caso non ci sarebbero cambiamenti di modulo ma solo di uomini.
Nel secondo caso è chiaro che si torni alla difesa a tre con scelte obbligate dietro: Domizzi, Coda e Zapata: In mediana invece Cuadrado deve giocare sulla destra dimostrando di essere cresciuto soprattutto a livello tattico dove appare ancora indisciplinato, anche se in quella posizione appare decisamente a suo agio.
Dall’altra parte Pasquale, visto che Monzon, appena arrivato necessita di allenamenti e ambientamento. In mezzo i dubbi: Pinzi e Asamoah hanno deluso. Possibile una coppia Inler-Badu? Difficile a dirsi, mancano troppi giorni alla partita e molto dipenderà dall’impegno che i bianconeri metteranno in allenamento. Pinzi appare ancora favorito.
Il mister, questo è certo, non guarda in faccia a nessuno e gioca chi è al 100% sia mentalmente che fisicamente, anche se in questo secondo caso la forma migliore deve ancora arrivare, come per tutti del resto.
In avanti invece non dovrebbero cambiare le cose: Candreva dietro a Di Natale e Sanchez, con l’ex juventino a fare da cerniera tornando a dare una mano anche in mediana.
Ma come sottolineato dal mister più che i moduli conta la testa: se la squadra gioca svogliata c’è poco da fare: occorre che in questi giorni la concentrazione torni al massimo livello e la società deve eventualmente intervenire.
