Donadoni: “La società  è fallita, la squadra no”

Il “Davide” Parma ha battuto a sorpresa sabato scorso il “Golia” Juventus. Dell’exploit della squadra emiliana ne ha parlato il tecnico Roberto Donadoni a “Radio Anch’io Sport” su Radio Rai 1: “Da quando sono a Parma, ci siamo spesso allenati sotto gli occhi dei nostri tifosi. È anche bello confrontarsi col pubblico. I nostri tifosi […]


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Il “Davide” Parma ha battuto a sorpresa sabato scorso il “Golia” Juventus. Dell’exploit della squadra emiliana ne ha parlato il tecnico Roberto Donadoni a “Radio Anch’io Sport” su Radio Rai 1: “Da quando sono a Parma, ci siamo spesso allenati sotto gli occhi dei nostri tifosi. È anche bello confrontarsi col pubblico. I nostri tifosi non ci hanno abbandonato, abbiamo chiesto di darci una mano nel finale di campionato. Abbiamo la necessità di ricevere il calore del pubblico, questa è una delle ultime soddisfazioni che possiamo avere”. Ecco quanto riportato da Parmalive.com.

Favola Parma dopo la vittoria della Juve?

“La società è fallita, la squadra no. Questa situazione è incredibile, questi risultati ci aiutano a smaltire meglio la delusione ma resta l’amarezza di questa vicenda che non deve più verificarsi”.

Perché l’andamento è stato così negativo nella prima parte di stagione?

“Siamo andati avanti per inerzia, l’anno scorso abbiamo fatto bene e inconsciamente tutti credevano che quello potesse bastare. Si parlava poco di calcio e tanto di altri fattori. C’era la speranza di risolvere questi problemi come in passato, questa volta non è andata così. Nella prima parte di campionato abbiamo perso tante gare anche per episodi, situazioni che venivano a crearsi per mancanza di attenzione a causa di quanto avveniva intorno a noi”.

Ha ricevuto offerte dall’estero, perché ha detto di no?

“Mi interessa poco, c’è sempre il ‘rischio’ di mettersi in luce per commentare queste vicende. Ho fatto la scelta di restare a Parma, per andare avanti fino a quando avrò la possibilità. Avrei fatto prima ad andare via, ma questo non rientra nel mio modo di ragionare. Restare è stata la cosa più giusta da fare, nonostante le offerte allettanti. Tutte sono state proposte serie rispetto a quando non si recepisce nemmeno un euro, vedremo in futuro ma adesso era inopportuno lasciare il club. I curatori fallimentari ci stanno parlando chiaro, a dispetto degli ultimi mesi quando le chiacchiere sono state tradite dai fatti. Il nostro futuro dipende dal quotidiano, tutti i ragazzi hanno voglia di continuare a giocare e questa è una vetrina. Ragioniamo in questo modo”.

Come vede la Juve in Champions?

“Col Monaco sarà una sfida combattuta, ma la Juve ha le qualità per battere i monegaschi. Ho vissuto situazioni simili da calciatore. Quando c’è la giusta carica, tutto può riuscire. La Juve è stata fortunata nel sorteggio, sono certo che non perderà l’occasione di arrivare in semifinale”.

La sponsorizzazione sulla maglia del Parma nell’ultimo match?

“Insieme agli altri due soci del ristorante, tra cui Tassotti, lo abbiamo fatto volentieri”.

Quale sarà il suo futuro?

“Adesso non so, vedremo cosa accadrà”.

Cosa ricorda dell’esperienza alla guida della Nazionale nel 2008?

“Ho avuto l’onore di allenare l’Italia, ma ho poca memoria e subito dimentico le cose. Se qualcuno mi ha fatto del male, non m’interessa nulla. Io voglio essere lontano da quelle persone, seguo l’educazione tramandatami dai miei genitori”.

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