CONOSCIAMO MEGLIO IL PANATHINAIKOS

Il Panathinaikos Athlitikos Omilos (gr. Παναθηναϊκός Αθλητικός Όμιλος, Club Atletico di Tutti gli Ateniesi) è una società polisportiva greca di Atene, nota più semplicemente come Panathinaikos. La squadra di calcio, la cui attività iniziò il 3 febbraio 1908 alla fondazione della polisportiva, milita nella massima serie del campionato di calcio greco. Per distinguersi dalle altre […]


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Il Panathinaikos Athlitikos Omilos (gr. Παναθηναϊκός Αθλητικός Όμιλος, Club Atletico di Tutti gli Ateniesi) è una società polisportiva greca di Atene, nota più semplicemente come Panathinaikos. La squadra di calcio, la cui attività iniziò il 3 febbraio 1908 alla fondazione della polisportiva, milita nella massima serie del campionato di calcio greco. Per distinguersi dalle altre sezioni sportive, il settore calcistico usa spesso presentarsi su testi anglofoni come Panathinaikos FC, sebbene l’originale ed ufficiale denominazione greca coincida con quella della polisportiva generale. Nomi particolari attengono invece agli altri sport, tra i quali la sezione cestistica che è tra le principali realtà europee nella sua specialità.La squadra di calcio è una delle grandi della Grecia insieme a Olympiakos Pireo, AEK Atene e PAOK Salonicco, non è mai stato retrocesso dalla massima divisione greca dal 1959. Sin dalla sua costituzione il club si è affermato come uno dei più titolati nel panorama calcistico ellenico, avendo conquistato 20 campionati nazionali, 17 Coppe di Grecia e avendo raggiunto la finale della Coppa dei Campioni 1970-1971, unica squadra greca ad aver giocato la finale di una competizione europea. Più recentemente, ha raggiunto le semifinali della competizione per altre due volte, nel 1985 e nel 1996. Nel 2008 la squadra è tornata a giocare le partite casalinghe nello Stadio Olimpico di Atene, dopo aver utilizzato per un breve periodo lo Stadio Apostolos Nikolaidis di Leoforou Alexandras. Il centro di allenamento si trova nell’area di Peania Attikì. I tifosi del Panathinaikos sono gemellati con quelli dell’OFI Creta, del Real Madrid e della Roma e sentono una particolare rivalità con quelli di AEK Atene, Panionios e Olympiakos.

Storia

Le origini

Il Panathinaikos fu fondato il 3 febbraio 1908 come P.O.A. – Podosferikos Omilos Athinon (Π.Ο.Α. – Ποδοσφαιρικός Όμιλος Αθηνών). Il club fu costituito per iniziativa di Giorgios Kalafatis ed alcuni suoi atleti, appena usciti dal loro vecchio club, il Panellinios G.S. per creare una nuova associazione dedicata interamente al calcio.Come primo terreno di gioco e di allenamento fu preso in affitto un campo sulla strada Patission, ottenuto grazie a Kalafatis, che riuscì a raggiungere un accordo con i due club sportivi beneficiari, l’Ethnikos G.S. Athens e Panellinios G.S., che esitavano nell’istituire una sezione calcistica anche a causa del fatto che ritenevano che il calcio fosse uno sport dedicato alla classe lavoratrice. La prima partita non ufficiale disputata dalla squadra fu un match contro il Piraeikos, un’antenata dell’attuale Olympiakos, in occasione dei giochi sportivi di Trikala, nel settembre 1908. La partita, conclusasi 9-0 per il Panathinaikos, attirò i primi tifosi. L’anno successivo fu invece istituito il primo torneo calcistico ufficiale greco, la Coppa S.E.G.A.S., la cui prima edizione vide il club concludere al terzo posto.Alla fine del 1909 Kalafatis, a causa di alcune divergenze con il resto del vertice della società, decise di ricostruire la squadra, assicurandosi un campo a piazza Amerikis. Kalafatis, che cambiò il nome della società in P.P.O. – Panellinios Podosferikos Omilos (in greco: Π.Π.Ο. – Πανελλήνιος Ποδοσφαιρικός Όμιλος, Club Calcistico Panellenico), fu presto raggiunto dalla dirigenza del vecchio club. Nel 1912 fu chiamato da Kalafatis, finora allenatore-giocatore della squadra, l’inglese John Campbell, proveniente dall’università di Oxford. I metodi di allenamento di Campbell (primo straniero ad essere ingaggiato dal club), per quanto al di sotto dello standard inglese, furono considerati rivoluzionari in Grecia tanto che nel 1914, quando Campbell abbandonò la squadra, il club aveva già una certa notorietà a livello nazionale anche grazie all’apporto di giocatori come Michalis Papazoglou, Michalis Rokos, Loukas Panourgias e Apostolos Nikolaidis

Cambiamenti di nome

Al termine del primo conflitto mondiale, il nome del club fu cambiato in P.P.A.O. – Panellinios Podosferikos ke Agonistikos Omilos (Πανελλήνιος Ποδοσφαιρικός και Αγωνιστικός Όμιλος, in italiano Club calcistico e sportivo panellenico) per sottolineare la giurisdizione di società polisportiva. Nel 1919 il club adottò il verde come colore sociale e il trifoglio come emblema, su proposta di Michalis Papazoglou. In quello stesso anno la squadra vinse il primo campionato greco disputato dopo la prima guerra mondiale, organizzato dall’ Unione Calcistica di Atene e del Pireo. Durante questo periodo, anche a causa dell’acquisizione della giurisdizione di società polisportiva, la squadra dovette affrontare il problema dello stadio, che si risolse nel 1923 con l’assegnazione dello Stadio Leoforos Alexandras[6]. Al cambio di stadio coincise un altro cambiamento nella denominazione del club, che assunse definitivamente il nome di P.A.O. – Panathinaikos Athlitikos Omilos (Π.Α.Ο. – Παναθηναϊκός Αθλητικός Όμιλος, in italiano Società sportiva pan-ateniese).Nel 1926 anche in Grecia fu fondata la federazione calcistica locale (H.F.F.), mentre l’anno successivo ebbe luogo il primo campionato di calcio greco, in sostituzione della coppa S.E.G.A.S. Durante gli anni trenta il Panathinaikos non ottenne risultati degni di nota, anche a causa di dissapori all’interno della dirigenza del club[3]. Gli unici risultati di rilievo di quel decennio furono la vittoria del campionato nella stagione 1929-30 e quella della Coppa di Grecia al termine della stagione 1939-40, dopo aver battuto l’Aris Salonicco in finale per 3-1.

I successi del dopoguerra

Coppa dei Campioni 1970-1971

Coppa dei Campioni 1970-1971

Londra, Stadio Wembley, 2 giugno 1971

Ajax – Panathinaikos 2-0

Marcatori: 5’ van Dijk, 87’ Kapsis (A)

AJAX: Stuy; Neeskens, Hulshoff, Vasović, Rijnders (Blankenburg); Suurbier, Swart (Haan), Cruijff; van Dijk, Mühren, Keizer

Allenatore: Rinus Michels

PANATHINAIKOS: Ikonomopoulos; Tomaras, Kapsis, Sourpis, Kamaras; Vlahos, Domazos, Eleftherakis; Antoniadis, Grammos, Filakouris

Allenatore: Ferenc Puskás

Arbitro: Jack Taylor

Spettatori: 90.000

 

Nel dopoguerra i risultati della squadra migliorarono e fino al 1965 la squadra vinse sette campionati (di cui cinque in sei anni, tra il 1959 e il 1965, concludendo la stagione 1963-64 senza subire sconfitte) e due coppe nazionali (nel 1948 e nel 1955). Il Panathinaikos continuò nella sua striscia positiva anche alla fine del decennio, ottenendo un double nella stagione 1968-69 e confermandosi campione anche per la stagione successiva. Quest’ultima vittoria valse al Panathinaikos l’accesso all’edizione 1970-71 della Coppa dei Campioni, in cui raggiunse la finale dopo una rimonta ai danni della Stella Rossa di Belgrado in semifinale. La squadra, allenata da Ferenc Puskás perse per 2-0 contro l’Ajax capitolando solo nel finale a causa di un’autorete di Kapsis. Nonostante la sconfitta, il Panathinaikos ebbe la possibilità di giocare la partita di Coppa Intercontinentale a causa della rinuncia dell’Ajax. Anche in questo caso la squadra perse il titolo mondiale pareggiando ad Atene e poi perdendo al ritorno contro il Club Nacional di Montevideo. Negli anni successivi il Panathinaikos continuò ad affermarsi in campo nazionale vincendo un campionato nel 1972 e centrando il double nel 1977. Krzysztof Warzycha Nel 1979, con l’avvento del calcio professionale in Grecia, la squadra fu acquistata da Yiorgos Vardinogiannis, facente parte di una famiglia di imprenditori televisivi e petroliferi. In quello stesso periodo la società istituì una sezione dedicata al calcio femminile (tuttora inattiva), divenendo il primo club greco ad aver istituito tale sezione. Dopo un periodo di transizione il Panathinaikos attraversò un periodo di forma per il resto del decennio, centrando il double due volte (nel 1984 e 1986), vincendo altre tre coppe nazionali (1982, 1988 e 1989), una Supercoppa nel 1988 e raggiungendo le semifinali di Coppa dei Campioni nel 1985, dove fu eliminato dal Liverpool.Il Panathinaikos confermò il suo buon periodo anche nella prima metà del decennio successivo, ottenendo il double altre dvolte (nel 1991 e nel 1995), vincendo inoltre il campionato nel 1990 e nel 1996, la coppa nazionale nel 1993 e nel 1994 e la Supercoppa nel 1993 e nel 1994. Sempre nel 1996, il Panathinaikos raggiunse le semifinali di Champions League venendo poi eliminato dall’Ajax: la buona prestazione in trasferta da parte della squadra, che portò a casa un 1-0, fu vanificata nella partita di ritorno ad Atene in cui gli olandesi rimontarono il risultato segnando tre gol. Questa sconfitta segnò l’inizio di un leggero calo delle prestazioni della squadra, che per quasi dieci anni rimarrà a secco di titoli.

Il nuovo millennio

Nell’estate del 2000 il presidente Vardinogiannis si dimise dall’incarico, favorendo alla successione il nipote Giannis, che cambiò strategia aziendale. Nei primi anni della sua gestione il Panathinaikos alternò prestazioni alterne in campionato con buone prove in Europa in cui raggiunse (con Sergio Markarián in panchina e trascinato da Michalis Konstantinou, pagato dall’Iraklis 15 milioni di euro) i quarti di finale della Champions League 2001-02, venendo poi eliminato dal Barcellona.Nella stagione 2002-03 il Panathinaikos confermò il suo buono stato di forma in campo europeo uscendo ai quarti di finale di Coppa UEFA per mano del Porto, futuro vincitore della manifestazione. In quella stessa stagione la squadra tornò in corsa per la vittoria finale del campionato, arrendendosi ai rivali dell’Olympiakos all’ultima giornata. In seguito a questo risultato la squadra fu rinnovata (arrivarono giocatori come Ezequiel González, Lucian Sânmărtean e Markus Münch) ed affidata al tecnico israeliano Itzhak Shum, che restò una sola stagione in cui il Panathinaikos vinse, dopo otto anni di astinenza, il suo diciannovesimo titolo, andando a centrare il double vincendo anche la coppa nazionale.

Anni senza vittorie e cambio di dirigenza

Henk Ten Cate, allenatore del Panathinaikos dal 2008.Alla vittoria del suo diciannovesimo titolo seguì un declino della squadra, iniziato già al termine della stagione 2003-04, in cui abbandonarono sia l’allenatore, sia il portiere Antonis Nikopolidis. Nelle stagioni successive abbandonarono la squadra diversi artefici della vittoria del campionato, tra cui Basinas e Konstantinou, in favore di altri giocatori come Flavio Conceição ed Igor Bišćan, mentre in panchina si avvicendarono allenatori come Zdeněk Ščasný e Alberto Malesani, che nelle due stagioni successive a quella della vittoria non riuscirono a battere i rivali dell Olympiakos, classificandosi al secondo ed al terzo posto in campionato.La crisi dirigenziale e l’assenza di risultati significativi raggiunse il suo apice nella stagione 2006-07, che vide l’avvicendamento di quattro allenatori (Malesani, Hans Backe, Jasminko Velić e Víctor Muñoz) e una finale di Coppa di Grecia persa contro il Larissa.Un lieve miglioramento nelle prestazioni si ebbe nella stagione 2007-08 in cui la squadra, guidata da José Peseiro, pur trovandosi tagliata fuori dalla lotta per la vittoria finale a cinque giornate dal termine, riuscì a mantenere il posto in zona Champions League, qualificandosi per i preliminari della manifestazione continentale.Nell’estate 2008 ci fu un cambio ai vertici dirigenziali del Panathinaikos, con Nikos Pateras che assunse l’incarico di presidente al posto di Vardinogiannis. La nuova dirigenza chiamò in panchina l’olandese Henk Ten Cate ed effettuò alcuni acquisti di peso tra cui il terzino Gabriel e Gilberto Silva, proveniente dall’Arsenal. Il Panathinaikos confermò l’andamento della stagione precedente in campionato (qualificandosi in Champions League ai playoff), ma si rese protagonista di una buona prestazione in Champions League venendo eliminato dal Villarreal agli ottavi di finale, raggiunti dopo aver concluso il raggruppamento al primo posto, davanti all’Inter e al Werder Brema.

Ritorno al successo

Nella stagione successiva la squadra, rafforzatasi in estate con Djibril Cissé, Kostas Katsouranis e Sebastián Leto e pur perdendo nel periodo natalizio l’allenatore Ten Cate (sostituito da Nikos Nioplias), fu protagonista di una fuga in campionato che la proiettò, con una giornata di anticipo, verso il suo ventesimo titolo nazionale, il primo dopo sei anni, al quale si aggiunse il trionfo in Coppa di Grecia.

Rosa 2010-2011

Aggiornata al 30 luglio 2010.

N. Ruolo Giocatore

1 P Mario Galinović

2 C Georgios Ioannidis

3 D Josu Sarriegi

4 D Jean-Alain Boumsong

7 C Sotiris Ninis

8 D Cédric Kanté

9 A Djibril Cissé

10 A Sidney Govou

11 C Sebastián Leto

15 C Gilberto Silva

17 C Lazaros Christodoulopoulos

18 D Mattias Bjärsmyr

19 D Gabriel

21 D Filippos Darlas

N. Ruolo Giocatore

22 D Stergos Marinos

23 C Simão Mate Junior

24 D Loukas Vyntra

25 D Georgios Seitaridis

26 C Giorgos Karagounis (capitano)

27 P Orestis Karnezis

28 A Antonis Petropoulos

29 C Kostas Katsouranis

30 P Alexandros Tzorvas

31 D Nikos Spiropoulos

34 C Giorgos Machlelis

38 C Silva Cleyton

39 C Elini Dimoutsos

40 P Daniel Fernandes

 

Staff tecnico

Allenatore: Nikos Nioplias

Assistente allenatore: Mike Snoei

Assistente allenatore: Gerard van der Lem

Assistente allenatore: Yannis Anastasiou

 

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