Nel 1981 il Genoa vince contro il Cesena

Nel 1981 il Genoa vince contro il Cesena per 1 a 0. Il Genoa aveva perso una sola volta nelle ultime dodici partite, realizzando una rimonta entusiasmante che lo aveva portato a superare in classifica anche la Sampdoria, accreditata a inizio campionato della possibilità di promozione. Dopo il campionato scadente dell’anno precedente nessuno pensava che […]


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Nel 1981 il Genoa vince contro il Cesena per 1 a 0. Il Genoa aveva perso una sola volta nelle ultime dodici partite, realizzando una rimonta entusiasmante che lo aveva portato a superare in classifica anche la Sampdoria, accreditata a inizio campionato della possibilità di promozione. Dopo il campionato scadente dell’anno precedente nessuno pensava che il Genoa potesse lottare per la promozione, tanto più se si pensa che erano finite in serie B anche Lazio e Milan, due squadre candidate d’autorità al ritorno nella massima serie, e che Fossati era da tempo nel mirino dei contestatori: persino l’AssoGenoa non aveva avuto il coraggio di difenderlo l’anno precedente e l’Aspag era arrivata ad affliggere in città manifesti contro il presidente rossoblu. Simoni era tornato alla guida della squadra, ma ciò non sarebbe bastato per il grande salto se non fosse arrivato a novembre Sala. Il ‘poeta del gol’, oltre a portare entusiasmo nella tifoseria, contribuì a far crescere il livello tecnico della squadra e la sua consapevolezza. Infatti, a cinque giornate dalla fine, la serie A (al terzo anno di B dopo la retrocessione del ’78, la sesta) non era più un sogno proibito. Tuttavia l’ostacolo del Cesena era di quelli tosti: si trattava di una squadra molto solida, che insieme a Genoa e Lazio stava lottando per un posto al sole, dietro il Milan dato promosso per sicuro. Quel giorno lo stadio offriva un bel colpo d’occhio: i tifosi erano numerosi e non volevano perdere una partita che poteva rappresentare una svolta per la A. L’arbirto D’Elia di Salerno fischia l’inizio, la palla comincia a rotolare e si capisce subito che battere il Cesena sarà un’impresa non da poco. Il Genoa attacca ma non cava il ragno dal buco. La partita è combattuta ma bloccata e il pallone staziona spesso nella zona di centrocampo. Poca profondità da una parte e dall’altra e predominio delle difese ben registrate, inevitabile lo 0 a 0 alla fine dei primi 45′. Il secondo tempo ripropone lo stesso tema monocorde del primo, se non fosse per l’estrema importanza della posta in palio che tiene tutti tesi al massimo. Si potrebbe dire che la partita, molto tattica, è vibrante ma monotona quand’ecco che a ravvivarla, improvvisamente, ci pensano le notizie che arrivano da Roma: la Sampdoria è passata in vantaggio per 1 a 0 contro la Lazio. E’ la scintilla che provoca l’esplosione: la Samp vincendo resterebbe comunque dietro il Genoa, ma toglierebbe alla Lazio due punti fondamentali. Scatta immediatamente un tifo d’inferno, i giocatori recepiscono l’importanza del momento e aggrediscono il Cesena, il quale comincia ad andare in difficoltà: la sua difesa non è più lucida come prima e puntualmente arriva il gol genoano: Boito, al 79′, raccoglie un pallone sulla sinistra, lato distinti, ed esplode un tiro improvviso che sorprende l’ottimo Recchi sotto la Sud, ma non i tifosi rossoblu che aspettavano questo gol per scatenare il loro entusiasmo. Per il Cesena adesso il campo è tutto in salita. Mancano solo dieci minuti al termine, il Genoa tiene bene e il risultato non cambierà più. Poco dopo la fine dell’incontro, in via XX Settembre, ai piedi del palazzo dov’era allora la sede della Sampdoria, farà bella mostra di sè un cartoncino di fortuna, sul quale si poteva leggere, scritta da mano popolare, un’ironica espressione passata alla storia: “Grazie Rumente!”. Questa vittoria scatenerà nuovi entusiasmi e la speranza di promozione si trasformerà in certezza. La mobilitazione del tifo continuerà e nell’ultima trasferta a Bergamo contro l’Atalanta il Genoa (con 15mila tifosi al seguito) vincerà 2 a 1; Simoni otterrà la seconda promozione col Genoa dopo quella del 1975/’76 e si appresterà ad aprire un nuovo ciclo in rossoblu.

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