Nel 1942 il Genoa batte il Liguria per 4-3

Nel 1942 il Genoa batte il Liguria nel derby giocato al ‘Littorio’ di Cornigliano, in pieno conflitto bellico. Il Genoa manda in campo Sain, Marchi, Sardelli, Spadoni, Allasio, Andrighetto, Neri, Trevisan, Ispiro, Bertoni e Conti. I primi quarantacinque minuti sono drammatici: il Liguria vince per 3 a 1 e il Genoa è ridotto in dieci […]


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Nel 1942 il Genoa batte il Liguria nel derby giocato al ‘Littorio’ di Cornigliano, in pieno conflitto bellico. Il Genoa manda in campo Sain, Marchi, Sardelli, Spadoni, Allasio, Andrighetto, Neri, Trevisan, Ispiro, Bertoni e Conti. I primi quarantacinque minuti sono drammatici: il Liguria vince per 3 a 1 e il Genoa è ridotto in dieci per l’espulsione di Trevisan. Ma nonostante ciò, i rossoblu nel secondo tempo diventano protagonisti e artefici di uno spettacolo indimenticabile: ritornato in campo con ben tre reti sul groppone, lo squadrone genoano parte subito all’attacco forte di una classe e di una personalità superiori. Il tasso tecnico dei giocatori del Genoa è molto alto e il pallone è sempre nei loro piedi, ma il Liguria si batte tuttavia con grande determinazione e sembra resistere. Il Genoa attacca ma non riesce a passare, ciò che passa è invece il tempo, fin troppo rapido agli occhi di chi sta perdendo e si arriva così a poco più di un quarto d’ora dalla fine. I tifosi del Liguria già sentono il sapore della vittoria quando Neri, un ex juventino tutto estro e sregolatezza, ha un guizzo imperioso e fa rotolare al 73′ la palla nella rete avversaria. Il gol ha l’effetto si esaltare i tifosi genoani che urlano tutto il loro entusiasmo ai giocatori che, sotto quel l’irresistibile spinta sonora, riescono a stringere il Liguria in una stretta mortale. Neri e Conti sulle ali scappano da tutte le parti e aprono varchi al centro, dove l’abile Bertoni, dal palleggio finissimo e dalla visione del gioco superba, fa filtrare palloni pericolosissimi per l’ottimo Ispiro, che con i suoi continui scatti a puntare la porta, sa come mettere in difficoltà la difesa avversaria. Il Liguria accusa il colpo del gol subìto e immediatamente gli esperti giocatori rossoblu ne approfittano: un minuto dopo il gol di Neri anche Ispiro va a rete e pareggia il conto. Adesso sono i genoani ad essere euforici, mentre i tifosi del Liguria sentono che sta per sfuggire loro una vittoria che sembrava ormai acquisita. Il Genoa infatti non si accontenta del pareggio e, spinto dai suoi irriducibili tifosi e sostenuto da una difesa che ha ormai chiuso ogni varco con gli insuperabili Marchi e Sardelli a presidiare le fasce laterali e Allasio, tutto tecnica e grinta a far muro davanti all’ara di rigore, continua ad attaccare fino a quando Ispiro, a soli cinque minuti dalla fine, insacca il gol del fatidico 4 a 3. i tifosi rossoblu sugli spalti impazziscono di gioia e i giocatori in campo non sono da meno. Il Liguria è annichilito e il triplice fischio di chiusura dell’arbitro Bertoglio di Torino sancisce per il Genoa una delle rimonte più prestigiose della sua lunga storia.

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