SPORT WEEK: Intervista a Mattia Perin. Bungee Jumping e libri per crescere

Sport week, il settimanale della Gazzetta dello Sport, ha dedicato a Perin un’ampia intervista, nella quale il portiere rossoblù si è raccontato a 360 gradi. Ad esempio Mattia affronta subito il tema della sua altezza e di come da giovane ciò gli abbia creato alcuni problemi:”Da piccolo pensavano fossi una specie di nano, ad un […]


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Sport week, il settimanale della Gazzetta dello Sport, ha dedicato a Perin un’ampia intervista, nella quale il portiere rossoblù si è raccontato a 360 gradi. Ad esempio Mattia affronta subito il tema della sua altezza e di come da giovane ciò gli abbia creato alcuni problemi:”Da piccolo pensavano fossi una specie di nano, ad un certo punto i miei mi hanno portato a fare l’esame delle ossa. Sostenevano che non sarei cresciuto mai. Ma io non mi arrendevo, mentre gli altri giocavano a pallone io stavo appeso ad una sbarra del parchetto convinto di allungarmi. Del resto ai provini mi avevano scartato tutti, compresa la Juve”. Poi Perin racconta di come sia calcisticamente cresciuto nella gara col Chievo dell’anno scorso al Ferraris:”Passaggio filtrante per Pellissier che si aggiusta la palla e calcia, palla che passa sotto le gambe di Manfredini, io che mi butto e paro e capisco subito che s’è sbloccato qualcosa in me, una specie di clock nella pancia, la curva Nord che applaude”. E’ un Perin decisamente più maturo rispetto al giovane che arrivò a Genova anni fa:”Adesso prima di fare una cavolata conto fino a dieci” e che parla così delle sue ambizioni:”Uno te lo può anche dire mille volte di stare schiacciato. Ma se nel tuo cuore sai di essere destinato ad alte vette non c’è niente da fare. E’ una percezione precisa, e prima o poi volerai”. 

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