PREZIOSI: «Dobbiamo vincere tutte le prossime gare»

Presidente Juventus-Genoa 3-2. Il Genoa regala alla Juventus che prende e porta punti in classifica, però la squadra ha fatto una buona partita. Ieri lei non si è arrabbiato… «Beh poi alla fine un pochino sì. Mi sono arrabbiato perché per un verso e per un altro non riusciamo a vincere a Torino. Ieri abbiamo […]


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Presidente Juventus-Genoa 3-2. Il Genoa regala alla Juventus che prende e porta punti in classifica, però la squadra ha fatto una buona partita. Ieri lei non si è arrabbiato…

«Beh poi alla fine un pochino sì. Mi sono arrabbiato perché per un verso e per un altro non riusciamo a vincere a Torino. Ieri abbiamo avuto due occasioni e vabbè, è andata così. C’è da considerare che abbiamo un sacco di giocatori acciaccati vedi Konko, Mesto, Rossi, Kucka che non c’è. Non voglio creare alibi, però un po’ di difficoltà le abbiamo avute, sperando questa settimana di riuscire a recuperare alcuni giocatori».

Bisogna recuperarli perché il Genoa rispetto agli altri, dal punto di vista dello staff medico, sia un po’ in ritardo perché stanno fermi dei mesi con gli infortuni o no?

«Quest’anno è andata così. Fuori diversi mesi no, perché Kucka solo un mese fa si è fatto male e dopo un mese rientra. Purtroppo quando ci sono infortuni più o meno gravi ci vuole tempo. Però diciamo che dovremmo recuperarli per il rush finale».

Il Genoa deve recriminare qualche cosa e recitare il mea culpa per il vistoso errore di Dainelli non coadiuvato dalla diagonale di Chico. Toni che fa un gol all’antica: da tanto che non riusciva a fare un gol così…

«Preferirei non parlare di questo perché è abbastanza evidente. Però inquadriamo questa prestazione nel panorama di quest’anno in cui tante cose avremmo da recriminare: è andata così. Io ricordo sempre che il Napoli è secondo in classifica cambiando un giocatore, così la Lazio è quarta e l’anno scorso con la stessa squadra stava retrocedendo. Dobbiamo solamente dire che in questa annata maledetta portiamo a casa le ossa e cerchiamo di ripartire l’anno prossimo».

Qualcuno ha detto che la differenza tra il Genoa e la Juventus sono state le sostituzioni: azzeccate quelle di Delneri e probabilmente non azzeccate quelle di Ballardini. Sicuramente il tecnico quando fa i cambi li svolge per migliorare la squadra: parlare a posteriori è facile per tutti, ma non è un alchimista ma un buon allenatore?

«Io direi che la differenza è che la Juventus poteva cambiare con giocatori di un certo peso. Toni per quanto abbia fatto poco da noi è sempre un giocatore importante che in area si fa sentire. Noi potevamo cambiare giocatori con Jelenic e Doninelli però sono ragazzi: la Juve aveva maggior qualità come cambi. Non vorrei dunque soffermarmi sull’allenatore innescando polemiche inutili che a me non servono in questo momento».

I tifosi sono combattuti perché da un lato vorrebbero vedere il Genoa vincere sempre, dall’altro però non vorrebbero dare una mano ai cugini nelle prossime partite. Qual è il suo pensiero sulle prossime gare dei rossoblù? Il Genoa sarà tra l’altro il testimone della zona retrocessione, di quella Champions e anche per lo scudetto…

«Noi dopo queste figuracce dobbiamo cercare di vincere tutte le gare. Anche perché il posto di metà classifica, nella parte sinistra, vorremmo ottenerlo. E se non sfruttiamo le quattro partite in casa, tra c’è anche il derby, la vedo dura. Cominciamo subito a far punti domenica contro il Brescia, indipendentemente se questo può essere un aiuto all’altra squadra che a me non interessa. A me stanno a cuore le nostre sorti che sono legate non a quello che fanno gli altri ma esclusivamente quello che facciamo noi. Abbiamo esigenza di vincere a cominciare da domenica prossima».

Chi vince lo scudetto?

«Per me il Milan».

Il Napoli non ce la fa?

«Secondo me ha meno qualità: però tutto può succedere. Il Napoli ha uno scontro diretto con l’Inter, ha una partita dura con l’Udinese: invece il Milan ha un campionato più semplice. Però nel calcio mai dire mai: tendenzialmente direi il Milan poiché ha tre punti in più in classifica».

In questo momento tutti lavorano per il futuro. Le domande sarebbero molte: lei conosce tutte quelle che circolano nella testa dei tifosi. Presidente, il microfono è aperto, dica quello che vuole…

«Devo dire per quanto riguarda il futuro che ci vede con 87 giocatori, con Birsa che arriva e Zè Eduardo che arriva, ne voglio scegliere soltanto 18 che sono bravi. Credo che questo avverrà con un minimo di programmazione: non faremo stravolgimenti e manterremo fede a quello che è un nostro impegno».

Cosa dice ai suoi giocatori per questo finale di campionato?

«Loro lo sanno che sono arrabbiato. Io verrò a Pegli in settimana, però ci sarebbe poco da dire: loro sanno che a questo punto non posso più fare figuracce».

Le sue uova spopolano a Genova dove ci sono i bellissimi Gormiti. E i Gormiti rossoblù dentro le uova di Pasqua cosa potrebbero essere?

«Ci sarà qualcosa. Se i tifosi capiranno che questo è un anno dove noi non vogliamo fare stravolgimenti dovranno anche non meravigliarsi che alla fine facciamo ben poco. Anzi, dovremmo cominciare a vendere qualche giocatore perché abbiamo tanti giovani ma anche calciatori in esubero. Dobbiamo pensare a questo e cercare di dare un assetto definitivo con il tecnico, Ballardini o chi per esso, sarà in grado di allenare una squadra che dovrà riguadagnare la stima dei tifosi».

Rimandiamo tutto dopo il derby?

«Sì credo che sarà opportuno per tutti».

Lino Marmorato per Radio Nostalgia

Si ringrazia l’autore per la cortese concessione

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