La “moviola” delle statistiche di Palermo-Genoa

Con l’avvio della nuova stagione di Serie A, cambia il fornitore dei servizi di scouting realizzati per la Lega che da ieri si è affidata alla E.D.B. European Broadcast Development. Dalle quattro pagine di dati, si è passati ora ad un “malloppo” di dodici fogli, scaricabili in formato pdf dal sito istituzionale della “Confindustria del […]


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Con l’avvio della nuova stagione di Serie A, cambia il fornitore dei servizi di scouting realizzati per la Lega che da ieri si è affidata alla E.D.B. European Broadcast Development. Dalle quattro pagine di dati, si è passati ora ad un “malloppo” di dodici fogli, scaricabili in formato pdf dal sito istituzionale della “Confindustria del calcio”.

Un nuovo format, accattivante dal punto grafico, con valori “personalizzati” per ciascun giocatore sceso in campo anche se in parte incompleto. Nel report della sconfitta palermitana, mancano infatti le statistiche legate a Tachtsidis e a Capel. Ce ne faremo una ragione.

Secondo gli scoutmen della E.D.B., il Genoa ha posseduto il pallone per il 51% del tempo effettivo di gioco, pari a 26’30” su un totale di 52’07”. Sempre sul possesso palla, il Genoa ha segnato 11’48” di possesso nella metà campo avversaria, il Palermo 12’19” in quella rossoblù; nella propria metà campo, gli ospiti hanno fermato il cronometro a 14’42” mentre i rosanero si sono attestati a 13’17”. Il periodo più lungo di possesso palla del Genoa si è avuto nel primo quarto d’ora della ripresa (6’16”), quello del Palermo si è avuto nel primo quarto d’ora del match, con 5’28”, quando il Genoa ha registrato il minimo della gara: 2’42”.

Una primissima fase di studio degli ospiti, che poi sono gradualmente saliti nei vari quarti d’ora a disposizione: 2’42”, 4’03”, 5’01” e 6’16”. Gli ultimi due blocchi di quindici minuti hanno visto il Grifone in calo: 4’33” poi 3’55”. Gli uomini di Iachini, dal canto loro, sono partiti con la quinta innestata per poi cedere il passo sino alla fine della prima frazione: 5’28”, 3’17” e 4’01”. Nella ripresa costanti per mezzora (4’58” e 4’43”) per poi cedere il passo (3’09”), nell’ultimo quarto d’ora, in attesa di riuscire a rifilare il colpo d’artiglio vincente (che è arrivato in extra-time).

Nei valori statistici, il Genoa ha numeri più alti del Palermo in otto voci su diciassette. Quattro voci sono alla pari, il resto è a favore dei padroni di casa in primis per i tiri in porta: 9 quelli rosanero, 4 quelli genoani. Sui tiri fuori su azione è il Genoa davanti, con 5 “ciabattate” con le 3 di casa. Cinque sono anche le occasioni da gol avute dagli uomini di Iachini, “solo” 3 quelle del team guidato da Gasperini (la prima di Pandev al sesto minuto).

Maglia nera per il Genoa sulle palle perse, ben 15 (il Palermo ne ha fatte registrare 5) con in testa Kucka e Ntcham, tre ciascuno, e poi De Maio, Cissokho e Laxalt con due ognuno, Lazovic e Pandev una a testa. Il report E.D.B. non chiarisce di chi sia la quindicesima. Genoa maglia nera anche sui passaggi sbagliati (19 contro 15).

Invece è pari a 35 il numero delle azioni manovrate dai Grifoni, 22 quelle delle aquile siciliane che sono in testa per quanto concerne i lanci lunghi (21 contro 12) ed i lanci tentati (32 contro 16).

Sostanziale equilibrio sui falli fatti: 12 il Genoa, 10 il Palermo, con Marchese che ne ha commessi 3 (uno gli è costato il cartellino, un altro l’arbitro glielo ha graziato), Kucka e Ntcham 2 a testa. Nel nuovo report maggiore considerazione per i portieri: Lamanna risulta aver fatto 6 parate, Sorrentino 4. Secondo l’E.D.P., Eugenio “pararigori a freddo” non ha commesso errori in presa, anche se chi ha visto la gara ha tremato quando una palla sotto porta gli è scivolata dalle mani per – fortunatamente – carambolargli sulla fronte e nuovamente tra i guantoni.

Un’altra sezione interessante è quella delle performance chilometriche: il Genoa ha “pedalato” per 103,445 km, mentre il Palermo per 102.23 km. Entrambe le compagini hanno corso, in media, alla velocità di 6,7 km/h. Sullo sprint il giovane Panico può concorrere nelle gare di mezzofondo, con 31,25 km/h fatti registrare dai cronometristi; “nonno” Pandev è al quinto posto con 30,03 km/h. In “run” è Laxalt il migliore con una velocità massima registrata di 11 km/h; Tino Costa quinto con 7,4 km/h.

Alfonso Magno

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