ENRICO PREZIOSI: «Il nostro ciclo di turnover sta per finire»

Intervento telefonico del presidente del Genoa Enrico Preziosi nel corso della seguitissima trasmissione di Primocanale Sport “Gradinata Nord”, condotta da Giovanni Porcella. «Il derby? Un pensiero in meno – ha dichiarato – La squadra non era carica, era caricatissima. Io ero a Milano ed ho preso l’aereo per Genova: forse non c’è stato un buon […]


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Intervento telefonico del presidente del Genoa Enrico Preziosi nel corso della seguitissima trasmissione di Primocanale Sport “Gradinata Nord”, condotta da Giovanni Porcella.

«Il derby? Un pensiero in meno – ha dichiarato – La squadra non era carica, era caricatissima. Io ero a Milano ed ho preso l’aereo per Genova: forse non c’è stato un buon coordinamento. E’ stata comunque una buona occasione per chiacchierare con Ballardini».

Gennaio si avvicina e, di conseguenza, anche le operazioni di mercato sono ormai imminenti.

«Faremo pochi movimenti, pochissimi, due, al massimo tre – ha assicurato il presidente – con un occhio al futuro ed uno all’immediato. A noi manca un giocatore a centrocampo e opereremo in quel ruolo».

Tanti i giocatori rossoblù corteggiati da club importanti, e la posizione del presidente Preziosi in merito è molto chiara.

«Criscito, Ranocchia, sono tutti sul mercato – ha ribadito – ma non vogliamo indebolirci. Bisogna pensare ad un futuro diverso, far capire che c’è programmazione. Ranocchia mi ha chiesto di non cederlo ed io non ci penso nemmeno. Non ho in calendario incontri con l’Inter a breve. Se questi giocatori dovessero essere pagati adeguatamente sono sul mercato».

La conversazione si sposta, poi, sul lavoro del tecnico Davide Ballardini: «Ha tutte le carte in regola per non far rimpiangere nessuno. Con Gasperini abbiamo vissuto tre anni, e non di più, di grande calcio. L’anno scorso è andata così così, in questa stagione era partito malissimo. Ho dovuto cambiare e ne sono estremamente felice. A nessuno è negato il dispiacere ma continuo a pensare che Ballardini sia adatto al nostro progetto».

Infine una rassicurazione in vista del futuro: «Il nostro ciclo di turnover sta per finire – ha concluso – Nonostante un bacino non sufficientemente ricco da permettere settanta o ottantamila paganti, siamo sulla strada giusta. E’ l’ultimo anno in cui cederemo pezzi, poi aggiungeremo tasselli su un buon telaio. Pensiamo di poter competere per un campionato dignitoso ogni anno».

 

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