Correva l’anno 1942: Undici reti complessive e vittoria di misura rossoblù

Domenica 15 novembre 1942 allo stadio “Luigi Ferraris” il Genova 1893 si impose per 6-5 sulla Lazio in un rocambolesco incontro, valido per la VII giornata dell’ultimo Campionato Italiano dal valore ufficiale disputatosi durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo soli 16 minuti gli ospiti si trovarono in vantaggio di due reti per uno sciagurato pallonetto, […]


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Domenica 15 novembre 1942 allo stadio “Luigi Ferraris” il Genova 1893 si impose per 6-5 sulla Lazio in un rocambolesco incontro, valido per la VII giornata dell’ultimo Campionato Italiano dal valore ufficiale disputatosi durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo soli 16 minuti gli ospiti si trovarono in vantaggio di due reti per uno sciagurato pallonetto, ad anticipare Aldo Puccinelli, di Vittorio “Tojo” Sardelli, che scavalcò il proprio portiere Orlando Sain, il quale si sarebbe nella rete successiva fatto sfuggire un pallone calciato da posizione angolatissima dall’austriaco (in quel momento, a causa dell’Anschluss del 1938, tedesco) Engelbert Koenig.

Sette minuti dopo i padroni di casa accorciarono le distanze con un bel tiro di Bruno Ispiro sr. al termine di un’azione corale iniziata da Sergio Bertoni I e proseguita da Ugo Conti e Guglielmo “Memo” Trevisan I, autore al 36′, su calcio d’angolo battuto da Giacomo “Ghecche” Neri, della rete del pareggio con un colpo di testa respinto con una mano oltre la linea di porta dal terzino sinistro biancoceleste Italo Romagnoli. Due minuti dopo ci fu addirittura il sorpasso rossoblù, firmato da Bertoni I, che, dopo aver scartato un paio di avversari, batté con un diagonale da sinistra a destra il portiere Uber Gradella, uscitogli incontro. Negli ultimi minuti del primo tempo Sain confermò di essere in pessima giornata, facendosi scavalcare al 40′ da un tiro-cross fatto partire da Enrico Flamini quasi dalla linea di fondo sul fronte sinistro dell’attacco e tuffandosi in ritardo al 42′ su un tiro tutt’altro che irresistibile da una quindicina di metri di Silvestro Pisa. Gli uomini di Guido Ara si ripresentarono in campo con il fiero proposito, che misero in pratica, di ribaltare a loro favore il risultato.

Tra l’8′ e il 15′ Neri mise a segno una doppietta (prima riprendendo un pallone alzato a campanile da Ispiro sr. dopo che aveva colpito per un tiro di Conti la base del palo; poi sfruttando un suggerimento di Ispiro sr.). Tra il 30′ e il 40′ ci furono le ultime due reti firmate da Trevisan I (in maniera simile nella dinamica a quella che aveva segnato nel primo tempo) e Gioacchino “Silvio” Piola, che grazie alla rete del 3-2 interno all’Atalanta all’ultimo minuto dell’ultima giornata si sarebbe aggiudicato (21-20) il duello tra loro due per la classifica marcatori durato tutto il campionato.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerche e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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