Prosegue a settembre il derby degli abbonamenti

Domenica 28 settembre, ore 20,45. A Marassi andrà in scena il Derby della Lanterna numero 109, con il solito straordinario pubblico rossoblucerchiato a fare da cornice. Nell’ultima stagione, dove le squadre si sono divise a metà i 6 punti a disposizione, con la vittoria per 3-0 del Genoa all’andata e per 1-0 della Samp al […]


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Domenica 28 settembre, ore 20,45. A Marassi andrà in scena il Derby della Lanterna numero 109, con il solito straordinario pubblico rossoblucerchiato a fare da cornice. Nell’ultima stagione, dove le squadre si sono divise a metà i 6 punti a disposizione, con la vittoria per 3-0 del Genoa all’andata e per 1-0 della Samp al ritorno, lo spettacolo in campo non è stato minimamente paragonabile a quello sugli spalti. Stesso discorso per l’annata precedente, col 3-1 blucerchiato firmato Icardi e l’1-1 col gol di Matuzalem, gare che hanno avuto davvero poco da dire sotto l’aspetto tecnico. Le ottime campagne acquisti di Ferrero e Preziosi, appena terminate, fanno sperare di vedere finalmente due partite equilibrate e soprattutto divertenti.

Tifosi e società ci credono. I primi hanno risposto alla solita maniera, confermando quella fede sportiva non scalfibile nemmeno da stagioni negative o, ancora peggio, retrocessioni. Il Genoa ha toccato quota 16,000 tessere, avvicinandosi alle 16,667 dello scorso anno, la Sampdoria è ferma a circa 17,500, più lontana dal risultato dello scorso anno, 19,012 sottoscrizioni, figlie anche di promozioni molto vantaggiose per chi era già abbonato. Numeri impressionanti, nonostante i tempi di crisi e le pessime condizioni di uno degli stadi potenzialmente più belli d’Italia, a fronte delle cifre modeste raggiunte da quasi tutte le altre città rappresentate nella Serie A 2014-2015.

Tolte le big della Champions League, Juventus (27,000, tutto esaurito) e Roma (26,000), nella classifica delle società col maggior numero di tessere staccate troviamo in cima Inter e Fiorentina, intorno a 19,000 abbonamenti. Soltanto qualche migliaio in più delle genovesi, nonostante la qualificazione in Europa League ottenuta nello scorso campionato. Ma i dati probabilmente più significativi, rispetto a quelli di Genoa e Sampdoria, sono i circa 15,000 abbonati del Milan orfano di Balotelli e reduce da un’annata fallimentare, i 10,000 del Torino che si è privato dei suoi gemelli del gol Cerci e Immobile, ma soprattutto i circa 9,000 del Napoli, appena uscito dai preliminari di Champions League. Grandissime piazze, che sembrano però infondere poca fiducia nei loro sostenitori, contrariamente a quanto è successo a Genova nell’ultimo decennio, dove niente ha fermato la passione delle due tifoserie. Un caso a parte è quello della Lazio, ferma a 5,000: i gruppi della Curva Nord hanno deciso di non abbonarsi per continuare la lunga protesta contro la gestione Lotito.

Ci credono i tifosi, ci credono le società, anche alla luce di una prima giornata che ha visto Genoa e Sampdoria uscire rispettivamente con una sconfitta e un pareggio, ma con la fiducia di chi sa di avere a disposizione un potenziale molto alto. Fiducia che si traduce in proroghe della campagna abbonamenti, per entrambi i club. Il Genoa ha deciso di dare tempo ai suoi tifosi fino a sabato 20 settembre compreso, data della gara interna con la Lazio di Pioli, con disponibilità per tutti i settori tranne la Gradinata Nord. Simile strategia per la Sampdoria, che ha fissato come termine la vigilia dell’esordio casalingo col Torino, che avrà luogo domenica 14 settembre.

Mattia Cutrone

GenoaSamp.com

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