Il Genoa ricorda l’impresa ad Anfield Road

Ci sono giorni che incorniciano la storia, colorano la vita, regalano il paradiso. Oggi ventitré anni fa. Il 18 marzo 1992 il Genoa, prima italiana a centrare l’impresa in una competizione internazionale, sbancava lo stadio di Anfield Road. La casa del Liverpool, la tana dei Reds. Ritorno dei quarti di Coppa Uefa. All’andata era finita […]


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Ci sono giorni che incorniciano la storia, colorano la vita, regalano il paradiso. Oggi ventitré anni fa. Il 18 marzo 1992 il Genoa, prima italiana a centrare l’impresa in una competizione internazionale, sbancava lo stadio di Anfield Road. La casa del Liverpool, la tana dei Reds. Ritorno dei quarti di Coppa Uefa. All’andata era finita 2-0. Zac, la sciabolata di Fiorin. Bum, la bomba di Branco. Tremila in delirio davanti alla Kop. Per una serata da “io c’ero”, lacrime agli occhi. La festa per la doppietta del Pato, le parate di Simone, le capocciate di Tomas, le discese di Stefano, il cuore di Gennarino, la caparbietà di Luca, la regia di Mario e le stecche di Vincenzo. L’uscita dal campo tra gli applausi del pubblico, quel decollo sui charter coi cuori gonfi di felicità. Una serata da Grifo. Là dove “You’ll never walk alone” poi approdata nella nostra città. La più british d’Italia. Genova e Liverpool come avamposti di lotte operaie. Di porti vissuti sull’onda delle crisi e nei bacini delle rinascite. Di gente fiera con la passione del football. Diffidare da chi dice che le favole non esistano. Quella fu.

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