BALLARDINI: «Si poteva vincere, ci è mancata la cattiveria»

«La sensazione è che si poteva vincere perché abbiamo creato cinque-sei occasioni importanti, ma quando non fai gol può succedere che può andare a finire anche peggio, quindi va bene così». Così, in sintesi, il tecnico del Genoa Davide Ballardini ha commentato ai vari organi di stampa lo 0-0 di Bari, il quarto in trasferta […]


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«La sensazione è che si poteva vincere perché abbiamo creato cinque-sei occasioni importanti, ma quando non fai gol può succedere che può andare a finire anche peggio, quindi va bene così». Così, in sintesi, il tecnico del Genoa Davide Ballardini ha commentato ai vari organi di stampa lo 0-0 di Bari, il quarto in trasferta della sua gestione. Se da una parte il Grifone conferma la sua solidità, soprattutto lontano da “Marassi”, dall’altra c’è il rammarico per la poca incisività in fase offensiva, a fronte dell’esponenziale mole di gioco sviluppata dai rossoblù.

L’ANALISI – «Abbiamo avuto il pallino del gioco per tre quarti della gara. Ci è mancata la necessaria cattiveria negli ultimi trenta metri – ammette Ballardini – Nel primo tempo siamo arrivati tre volte davanti al portiere, abbiamo preso il palo. Siamo arrivati molte volte davanti alla porta, è importante arrivare lì, ma poi devi avere quella rabbia, quella determinazione, quelle qualità che non è facile costruire. Le devi avere nel tuo Dna. Bisogna essere più incisivi in fase conclusiva anche perché ci arriviamo abbastanza bene fin lì» dove le polveri delle bocche da fuoco Palacio e Floro Flores sono rimaste bagnate.

SINGOLI – Il tecnico ravennate scende anche nello specifico: «Mesto e Criscito sono scesi sulla fascia per diciotto volte, in tante altre occasioni avremmo potuto concretizzare occasioni favorevoli in attacco. Dobbiamo migliorare sul piano della velocità e dell’incisività – sottolinea – Mentre sul piano del gioco le nostre ripartenze sono passate attraverso lanci lunghi per mettere in condizione Floro Flores e Palacio di giocarsela uno contro uno con i rispettivi marcatori».

Come già detto, se guardando la prestazione in fase offensiva il tecnico stringe tra le mani un bicchiere mezzo vuoto, valutando retroguardia e centrocampo Ballardini si lascia andare a un maggior ottimismo. L’asse portoghese del Genoa può gongolare per le considerazioni del mister: applausi per Eduardo e apertura a Veloso: «Eduardo è stato bravo. Veloso? Se la gioca con Kucka e Milanetto per una maglia. Questa settimana era rientrato giovedì dalla tournée con la Nazionale».

ORA IL DERBY – Poco, però, il tempo per recuperare le forze e scendere nel catino del “Ferraris” per affrontare il derby con la Sampdoria. Voltare immediatamente pagina è necessario, il tempo lo richiede, soprattutto per gli stimoli e l’importanza della sfida: «Adesso pensiamo al derby, che sarà tutta un’altra storia rispetto a quella di oggi – avvisa Ballardini – Abbiamo quarantotto ore per preparare al meglio il derby con la Samp, una sfida a cui teniamo particolarmente, molto sentita dalla nostra gente. È una partita unica e noi la prepareremo al meglio».

Fabio Aronica

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