Genoa-Napoli 2007: si scrive 10 Giugno, si legge “la promozione dei fratelli” (VIDEO)

Cillo di Passione Genoa ci scrive questo bellissimo ricordo della promozione in serie A di Genoa e Napoli: oggi cade l’ottavo anniversario. Si scrive 10 Giugno, si legge “la promozione dei fratelli”. Il primo Genoa di Gasperini si presenta all’ultima giornata ferito e frastornato dal gol coast-to-coast di Tarana del Mantova all’ultimo minuto, il Napoli […]


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Cillo di Passione Genoa ci scrive questo bellissimo ricordo della promozione in serie A di Genoa e Napoli: oggi cade l’ottavo anniversario.

Si scrive 10 Giugno, si legge “la promozione dei fratelli”.

Il primo Genoa di Gasperini si presenta all’ultima giornata ferito e frastornato dal gol coast-to-coast di Tarana del Mantova all’ultimo minuto, il Napoli arriva al Ferraris “condannato” a vincere contro il Grifone per salire in serie A evitando i playoff in un campionato dominato inevitabilmente dalla Juve post-Calciopoli. Dopo quel Mantova-Genoa 1-0, i tifosi napoletani in procinto di venire a Genova incolparono i giocatori rossoblù di aver “avvelenato l’acqua santa” poiché, in caso di punti conquistati contro la squadra di Tarana, la partita di Marassi sarebbe potuta essere una festa dal primo minuto. Ma festa sarà lo stesso, al novantesimo minuto e oltre, perché le radioline annunceranno un incredibile 1-1 tra Piacenza e Triestina grazie alla pennellata su punizione di Riccardo Allegretti che spedisce la squadra di casa a -10 dal terzo posto, unica scappatoia per cancellare la lotteria dei playoff e sparare in serie A sia Napoli che Genoa, nello stesso momento, nello stesso posto, in uno stadio rossoblu e azzurro stracolmo di speranza e tensione pronto a far esplodere i fuochi d’artificio.

 Di quel match paradossale e degno di un thriller da Oscar ricordo solamente i legni colpiti da De Rosa e Sosa. Tutto il resto della partita è stato per me solo e soltanto un insieme di cori, respiri trattenuti, fischi e applausi: ammetto di non aver retto la tensione e di aver tenuto gli occhi incollati al pavimento della Nord perdendomi ogni altra azione.

 Le squadre sono sfinite, i cuori messi a dura prova, quando ecco che il tabellone ufficializza la fine di Piacenza-Triestina e sia le panchine che le Gradinate riversano fiumi di uomini dentro il campo in cerca di quegli eroi che hanno riportato nella massima serie due squadre storiche del calcio italiano dopo aver conosciuto l’inferno della Serie C1, chi per fallimento, chi per presunto illecito.

C’è Reja che prova a riportare tutti in panchina, l’arbitro che a grandi gesti fa capire che a Marassi non è ancora stata fischiata la fine, Gasperini in estasi che esulta, giocatori portati già in trionfo e Masiello in mutande che guarda i compagni già senza maglietta, donata ai primi tifosi hanno invaso festanti il terreno di gioco.

Dopodiché la corsa disperata dei magazzinieri verso gli spogliatoi per recuperare altre maglie, le chiavi che non si trovano e la porta buttata giù a calci, metafora della sfortuna sconfitta con grinta dai tempi di Pizzighettone e Salerno fino a Mantova. E ancora prima da Piacenza-Genoa 2-2 con la punizione di Di Vicino allo scadere e la rissa successiva, fino ai fatti di Genoa-Venezia. Per non pensare a quei playoff beffardi per il Napoli che videro salire l’Avellino.

Al triplice fischio di Genoa-Napoli 0-0 un flash pieno di ricordi ha fatto rivolgete la mente dei tifosi stremati ai gol di Grabbi e Iliev, al cuore di Caccia, Coppola e Botta, al rigore di Stellini, al colpo di testa goffo di Dante Lopez che ha salvato la vita al Genoa, ai duelli con lo Spezia, ai 3 punti di penalità per Ghomsi sceso in campo a Ravenna da squalificato, al tradimento di Tedesco e l’ascesa definitiva di Marco Rossi, alla guida audace di Vavassori e a Genoa-Monza, ultima tappa per uscire dall’inferno.

In centomila a De Ferrari per liberare la tensione nella fontana festeggiando fino a notte fonda. La città invasa di gioia, perché l’orgoglio non conosce categoria. Rossoblu e azzurri, uno spot per lo sport.

E uscimmo a riveder le stelle col Napoli, dalla Serie C all’Europa.

Cillo – Passione Genoa pagina Facebook

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