MANFREDINI: «Con l’Udinese vogliamo confermare i nostri progressi»

«La partita con l’Udinese è importante: quoziente di difficoltà elevato. Per le caratteristiche della squadra, per le qualità dei giocatori. Mica siamo messi male, però, noi. Altra gara fondamentale, per confermare i progressi e fare risultato prima di un doppio turno in trasferta. Non possiamo permetterci di rialzare la testa, non abbiamo una posizione idonea, […]


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«La partita con l’Udinese è importante: quoziente di difficoltà elevato. Per le caratteristiche della squadra, per le qualità dei giocatori. Mica siamo messi male, però, noi. Altra gara fondamentale, per confermare i progressi e fare risultato prima di un doppio turno in trasferta. Non possiamo permetterci di rialzare la testa, non abbiamo una posizione idonea, per poter guardare in faccia nessuno».

Thomas Manfredini ha giocato ben quattro stagioni e mezzo a Udine dal 1999 al 2004 (64 presenze e 2 gol). «In Friuli ho debuttato in serie A – racconta il difensore sul sito ufficiale della società rossoblù – Ero un biondino di belle speranze. Indimenticabile la prima stagione, e a Perugia segnai il primo gol in A. Poi non dormii per due notti». L’Udinese quell’anno finì all’ottavo posto che valse la qualificazione all’Intertoto. «Erano i tempi di Fiore, di Muzzi, di Turci che faceva da chioccia a De Sanctis. Ma anche dei primi giocatori africani: Appiah e Gargo. Lo conoscete, qui, non è vero?».

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