Il Genoa conquista un ottimo punto a Udine e benedice la sosta della nazionale che potrebbe consentire il recupero di alcuni infortunati. Il Genoa ha una classifica magra: solo 7 punti in 7 partite. La squadra certo non avrà problemi a salvarsi, ma la fase offensiva preoccupa e molto.
Il Grifone ha finora realizzato solo 4 reti, come Bologna e Frosinone. Gli ultimi due gol “grifoneschi” sono peraltro scaturiti da un rigore (a Udine) e da una fortunosa autorete su punizione. Insomma, per trovare dei gol su azioni è necessario risalire addirittura alla seconda giornata contro l’Hellas Verona, quando Pavoletti e Gakpè castigarono gli scaligeri.
Quali sono le cause di questa sterilità offensiva, vero e proprio paradosso per il Genoa di Gasperini?
I guai fisici di Pavoletti prima e di Tino Costa poi di certo non hanno aiutato. Ma il problema vero sembra risiedere nella scarsa qualità di alcuni giocatori rossoblù. Laxalt, Cissokho, Ntcham, come del resto Rincon e Dzemaili, hanno grande corsa e prestanza fisica ma non hanno assolutamente confidenza con la porta.
Gli stessi Pandev, Capel e Lazovic, per vari motivi, non sono stati ancora efficaci in zona gol. E lo stesso Perotti, nonostante una classe immensa, non ha i numeri del goleador.
La fase difensiva, nonostante le croniche disattenzioni soprattutto su palla inattiva, resta una garanzia. Solo tre squadre, infatti, hanno subito meno gol del Genoa.
L’auspicio è che il Grifone, con il recupero di tutti gli effettivi, riesca a finalizzare il mostruoso possesso palla che riesce a creare. In attesa di qualche intervento sul mercato di riparazione.
Federico Santini
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