ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Roberto Stellone: «Genoa-Torino sarà  una grande partita. Che rimpianto non aver giocato in A con Milito»

“A Genova ho realizzato la mia migliore annata a livello realizzativo. Sono molto legato alla piazza e ho uno splendido ricordo della città”. L’allenatore del Frosinone, Roberto Stellone, ex bomber di Genoa e Torino ricorda con affetto la stagione vissuta sotto la lanterna e aggiunge: “Sabato si affronteranno due ottime squadre composte da giocatori di […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

“A Genova ho realizzato la mia migliore annata a livello realizzativo. Sono molto legato alla piazza e ho uno splendido ricordo della città”. L’allenatore del Frosinone, Roberto Stellone, ex bomber di Genoa e Torino ricorda con affetto la stagione vissuta sotto la lanterna e aggiunge: “Sabato si affronteranno due ottime squadre composte da giocatori di livello. Non avere giocato la Serie A con Milito? Un grande rimpianto”.

Che partita sarà quella fra Genoa e Torino?

Genoa e Torino sono due squadre sono forti e ben organizzate. Entrambe sono reduci da un ottimo momento e sicuramente daranno vita a una bella partita. Ho indossato sia la casacca rossoblu che quella granata e ricordo queste piazze con stima e affetto. A Genova ho vissuto un anno splendido e segnato più reti rispetto alle quattro belle stagioni trascorse nel Toro, purtroppo poi è successo quello che tutti sappiamo e non siamo riusciti a giocare la Serie A. In Piemonte sono stato benissimo e mi è dispiaciuto molto lasciare la squadra dopo la retrocessione.

Il Genoa affronterà una squadra reduce da una grande prestazione contro il Catania. Come si batte il Torino?

Sabato tiferò per entrambe le squadre ma un pronostico non saprei proprio farlo. Sia Genoa che Torino sono in salute e guidate da ottimi allenatori che sicuramente sanno meglio di me come riuscire a mettere in difficoltà l’avversario. In queste due formazioni giocano calciatori importanti capaci di dare una svolta alla partita in qualsiasi momento; da una parte c’è un grande attaccante come Gilardino e dall’altra Cerci e Immobile. Sarà una grande sfida.

Gasperini ha rilanciato il grifone. Senza nulla togliere a Liverani, il Genoa doveva puntare in estate sul tecnico di Grugliasco?

Liverani è un ragazzo giovane e preparato che riuscirà a fare strada. La scorsa stagione ha fatto bene con gli allievi e la società ha visto in lui caratteristiche importanti. Quest’anno ha avuto la sfortuna di incontrare subito squadre importanti, il derby vinto non ha portato i benefici che tutti aspettavano e come sempre accade quando i risultati non vengono ottenuti a farne le spese è l’allenatore, non perché le colpe sono tutte del tecnico ma per cercare di dare uno scossone attraverso il cambio di panchina.

Quale episodio del suo periodo rossoblu ricorda maggiormente?

Ricordo la partita della promozione in Serie A anche se non ho potuto giocarla per via della squalifica ottenuta a Piacenza. Non dimentico neanche il goal del pareggio segnato all’ultimo minuto contro la Ternana, quella rete mi ha dato una soddisfazione incredibile; il boato della Nord è ancora impresso nella mia mente.

E’ un rimpianto non aver giocato la Serie A assieme a Milito?

Si è un rimpianto. Quell’anno eravamo partiti con un grande allenatore e il presidente era molto carico e ambizioso, la società stava allestendo un’ottima squadra, non per niente erano arrivati giocatori del calibro di Lavezzi, Abbiati e Parisi. L’organico era di qualità e c’erano tutti i presupposti per ambire a un piazzamento europeo.

Riccardo Cabona

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.