ESCLUSIVA PG, Simone Braglia: “Lamanna rende facili delle parate ad alto coefficiente di difficoltà “

“Mi preme rilevare una cosa: il portiere è, tradizionalmente, il guardiano della porta. Per questo sono portato a dire che sbaglia chi giudica Lamanna per i rilanci di piede paragonandolo al suo omologo Mattia Perin. Le innovazioni e la modernità del calcio contemporaneo fanno sì che un numero uno debba saper giocare anche con i […]


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Mi preme rilevare una cosa: il portiere è, tradizionalmente, il guardiano della porta. Per questo sono portato a dire che sbaglia chi giudica Lamanna per i rilanci di piede paragonandolo al suo omologo Mattia Perin. Le innovazioni e la modernità del calcio contemporaneo fanno sì che un numero uno debba saper giocare anche con i piedi ma nelle analisi tattiche è giusto osservare quanto e in che misura i difensori mettono in difficoltà il proprio portiere. Porto un esempio concreto: ho guardato Fiorentina-Genoa con Gianluca Spinelli e assieme abbiamo contato quarantuno retropassaggi verso Lamanna. Se i difensori giocano in questo modo, mettono in difficoltà qualunque portiere“. Esordisce così Simone Braglia, l’ex portiere del Genoa dei tempi d’oro di Bagnoli, nell’intervista esclusiva rilasciata a Pianetagenoa1893.net sul tema degli attuali numeri uno rossoblù.

A proposito di Fiorentina-Genoa: non crede che il gol di Babacar sia l’unico errore imputabile a Lamanna in queste sette giornate di campionato?In quel frangente non mi è piaciuta la difesa intesa come situazione tattica nel suo complesso: i difensori davanti al portiere non si sono mossi e hanno ostruito l’uscita in presa alta di Eugenio. In quella situazione l’errore è di gruppo”.

Tatticamente dove può migliorare Eugenio?Lo considero già pronto per la Serie A avendo fatto molta gavetta in ogni serie. Mi rammarico, invece, quando noto una differenza mediatica tra l’esaltazione delle gesta di Perin e quelle di Lamanna. Eugenio contro il Verona ha compiuto una parata decisiva per conservare l’1-0 che poi è stata dimenticata in virtù del raddoppio di Gakpé; contro il Milan due parate bellissime in situazione di vantaggio sui tiri di Luiz Adriano e Balotelli, sto parlando di conclusioni simili al gol preso da Buffon da Higuain nell’ultimo Napoli-Juventus; infine a Udine dove ha salvato il punto conquistato. Il punto forte di Lamanna sta nel far sembrare semplici delle parate molto difficili”.

Che rapporto c’è tra Perin e Lamanna? Sono due ragazzi giovani e intelligenti, si rispettano da amici e hanno capito la situazione nella quale operano. La concorrenza stimola ma deve essere gestita da persone capaci altrimenti sorgono solo equivoci e incomprensioni: se si parla bene di uno, non necessariamente bisogna fare il contrario per l’altro. Il Genoa può far conto su due numeri uno che rappresentano il futuro dei pali della Nazionale”.

Alessandro Legnazzi

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