ESCLUSIVA PG- Claudio Testoni: «Gasperini mago nella gestione della squadra. Che giocatore era? Un mister in campo»

Per raccontare la gara tra Genoa e Napoli, PianetaGenoa1893.net ha contattato Claudio Testoni indimenticato difensore che ha indossato la maglia rossoblu dal 1980 al 1987. L’anno della famosa partita disputata nel 1982, che diede il via allo storico gemellaggio, “Ruspa” collezionò trenta presenze su trenta. Che partita sarà tra Napoli e Genoa? Contro il Toro […]


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Per raccontare la gara tra Genoa e Napoli, PianetaGenoa1893.net ha contattato Claudio Testoni indimenticato difensore che ha indossato la maglia rossoblu dal 1980 al 1987. L’anno della famosa partita disputata nel 1982, che diede il via allo storico gemellaggio, “Ruspa” collezionò trenta presenze su trenta.

Che partita sarà tra Napoli e Genoa?

Contro il Toro ho visto un Genoa che ha giocato da Genoa. Non avevo dubbi sul fatto che Gasperini riuscisse a trovare anche quest’anno la quadratura del cerchio. Lui ha il pregio di costruire squadre con giocatori in un continuo andirivieni e sotto questo aspetto è un vero fenomeno. Io ho allenato, anche se a livelli più bassi, e ci tengo a sottolineare che non è facile gestire lo spostamento degli equilibri generato dalle sessioni di mercato. Detto questo, sono convinto che il Genoa andrà a Napoli a giocare la sua partita. Naturalmente i partenopei hanno qualità immense, con un reparto d’attacco che fa del mix fra tecnica e potenza il suo punto di forza. Non sarà facile, ma il grifone può e deve provare a strappare un risultato positivo. Un aneddoto sulla gara dell’82? Un grande ricordo, una delle giornate più belle della mia vita. Il Cesena vinceva con il Milan due a zero nel primo tempo, poi i rossoneri ribaltarono il risultato. La gente di Napoli a un certo punto si mise a fare il tifo per noi, veramente una giornata speciale che diede vita a un gemellaggio storico.

A proposito di attacco, il Genoa ha finalmente ritrovato la via del goal

Si, un altro merito del lavoro di Gasperini. Sotto l’aspetto realizzativo il Genoa ha avuto dei problemi durante l’anno per via di infortuni e squalifiche, ma il mister ha svolto un lavoro maiuscolo per risolvere questa problematica. Con il ritorno di Pavoletti i rossoblu avranno un’arma in più da sfruttare

Come giudica il campionato di Izzo?

Ha grandi margini di crescita. La Serie A non perdona, lui invece si è confermato un giocatore con grandi doti e grande personalità; quando lo vidi la passata stagione a Sassuolo mi fece un’ottima impressione. Speriamo che il Genoa possa goderselo anche in futuro

Come si affronta il Napoli? Non è facile. Bisognerà fare una partita muscolare e molto accorta, un po’ come fece il Milan quando scese al San Paolo. Aspettare l’avversario per poi colpirlo in ripartenza potrebbe essere una soluzione di gioco.

Probabilmente il Genoa utilizzerà il 3-5-2. La pressione su Jorginho potrebbe essere importante? Sono in sintonia con il modulo scelto da Gasperini e sono dell’idea che le partite si vincano a centrocampo, il reparto più importante di una squadra perché in grado di supportare la difesa e allo stesso tempo di sostenere l’attacco. Pressione sul regista? Si, ma tutto il Napoli è pericoloso e bisognerà stare attenti a tutti i suoi interpreti.

Che giocatore era Gasperini? Un centrocampista di grande intelligenza. Ho avuto la fortuna di giocare con lui nel 78 con la Reggiana, lui arrivó dal settore giovanile della Juventus, disputò un ottimo campionato e fin da subito si poteva capire che le sue qualità lo avrebbero portato ad allenare. Ci sono giocatori, tipo Allegri o Ancelotti, che sono destinati a guidare una squadra. Per fare un esempio recente potrei citare Cambiasso, un profilo che un giorno potrebbe sedere in panchina.

Riccardo Cabona

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