COSA VA/COSA NON VA: difesa bunker, Tachtsidis metronomo. Ok Capel

Il Genoa vince a Bergamo e grazie alla vittoria del Napoli sul Frosinone torna a respirare. Gasperini parte schierando un grifone versione bunker con una difesa a quattro, un centrocampo muscolare e il solo Suso a sostegno di Pavoletti. Nel primo tempo succede poco o nulla, le due squadre si annullano a vicenda e l’unica […]


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Il Genoa vince a Bergamo e grazie alla vittoria del Napoli sul Frosinone torna a respirare. Gasperini parte schierando un grifone versione bunker con una difesa a quattro, un centrocampo muscolare e il solo Suso a sostegno di Pavoletti. Nel primo tempo succede poco o nulla, le due squadre si annullano a vicenda e l’unica conclusione verso una delle due porte avviene grazie a Rincon con un tiroche si infrange sulla traversa dopo una deviazione. La ripresa è di marca genoana: Capel prende il posto di Suso e i rossoblu iniziano a macinare gioco. Dzemaili spezza l’equilibrio con una conclusione di potenza, poi Pavoletti chiude la gara spingendo in rete un assist perfetto di un inesauribile Laxalt.

Questa volta il Genoa inverte la classica tendenza di rilanciare una squadra in crisi disputando un secondo tempo concreto, senza sbavature e cinico. Gasperini torna a sorridere, ora il mercato.

Cosa va

Il Genoa sfrutta al massimo le occasioni e porta a casa punti preziosi che potrebbero rappresentare la svolta della stagione

Capel disputa una gara di buon livello: uomo in più

Tatchtisidis ha dimostrato di essere un giocatore su cui poter contare. Qualche errore dovuto a un po’ di distrazione, ma nel complesso è il centrocampista di maggior qualità in rosa.

Difesa bunker: solo un’incertezza nel primo tempo (in occasione del batti e ribatti in area) poi cala la serranda.

Cosa non va

A Bergamo Suso non brilla come trequartista, ma nel derby ha fatto vedere grandi cose: giocatore che necessita di tempo (le qualità ci sono tutte).

Nessuna conclusione dalla distanz. In un primo tempo bloccato il tiro da fuori avrebbe potuto essere un’arma importante.

Riccardo Cabona

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