Statistiche impietose per il Genoa: tanta superiorità  territoriale, ma scarsa pericolosità  offensiva

Il Genoa fa una fatica di Sisifo in fase d’attacco, ma la sua pericolosità è molto scarsa. La possibile spiegazione del “momento no” della formazione di Gasperini è fornita dalle statistiche Panini Digital – Lega Serie A raccolte sino alla settima giornata. I numeri affermano che il Grifo possiede la quarta superiorità territoriale del massimo […]


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Il Genoa fa una fatica di Sisifo in fase d’attacco, ma la sua pericolosità è molto scarsa. La possibile spiegazione del “momento no” della formazione di Gasperini è fornita dalle statistiche Panini Digital – Lega Serie A raccolte sino alla settima giornata. I numeri affermano che il Grifo possiede la quarta superiorità territoriale del massimo campionato, pari a 11 minuti e 12 secondi, ossia un maggior possesso palla nella metà campo avversaria. Un dato tutto sommato positivo, se si aggiunge che la media dei tiri in porta è di 5,4, la sesta migliore prestazione in graduatoria. Tuttavia, quello che manca ai rossoblù è la pericolosità, ossia l’indice composito della produzione offensiva composto da quattro variabili: capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro, di creare occasioni da rete. L’analisi della Panini su questo punto è impietosa: il dato si attesta al 43,5% che porta il Genoa ad occupare appena il 13° posto. Peggio hanno fatto soltanto Sampdoria, Cagliari, Udinese, Bologna, Lecce e Cesena.

La motivazione della poca efficienza del reparto offensivo genoano è testimoniata anche dalla prestazione contro la Roma. I giocatori di Gasperini hanno avuto un’elevata superiorità territoriale di 12 minuti e 24 secondi contro gli appena 8 minuti e 06 secondi degli avversari. Questi ultimi sono stati schiaccianti in pericolosità: 51,9% contro 37,2% del Grifone. Entrambi hanno tirato 11 volte in totale: 5 tiri nello specchio della porta per Totti & co. 3 per il Vecchio Balordo. In casa rossoblù ci si può però consolare con i 76 passaggi riusciti per Milanetto e per la percentuale di realizzazione di Rudolf identica a quella del giallorosso Borriello: 3 tiri, un legno colpito, un gol.

Le statistiche ovviamente non riferiscono se Gasperini ha sbagliato schierando i due “play maker” Milanetto e Kharja, se il centrocampo non fa filtro oppure se si sarebbe dovuto usare un modulo di gioco piuttosto che un altro. Una cosa sola è certa: alcuni correttivi vanno eseguiti per ridare smalto e concretezza in fase offensiva alla squadra.

Marco Liguori

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