Oggi il Genoa ha trovato i suoi “Blues brothers” del gol

Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso oggi il Genoa ha trovato i suoi due “Blues brothers” del gol. Sono Rodrigo Palacio e Alberto Gilardino che hanno posto i loro sigilli decisivo sulla sfida contro il Napoli, marcando reti di pregevole fattura. A differenza dei due attori protagonisti del film, Dan Aykroyd e John […]


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Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso oggi il Genoa ha trovato i suoi due “Blues brothers” del gol. Sono Rodrigo Palacio e Alberto Gilardino che hanno posto i loro sigilli decisivo sulla sfida contro il Napoli, marcando reti di pregevole fattura. A differenza dei due attori protagonisti del film, Dan Aykroyd e John Belushi, che andavano in «missione per conto di Dio» i due giocatori rossoblù sono in missione per conto del Grifone. E Gila ha «rivisto la luce» giungendo Genova: proprio come Belushi nel film. Scherzi e similitudini a parte, bisogna dire che entrambi costituiscono una coppia micidiale: stavolta sono stati ben assistiti dalla squadra, in modo particolare dalla coppia di esterni Sculli-Jankovic che hanno rifornito il reparto offensivo con i loro cross e il loro suggerimenti. Sulla coppia PalaGila ci sono i due loro demiurghi: il presidente Preziosi che li ha scelti personalmente e il tecnico Marino che li sta plasmando gara dopo gara ai suoi schemi.

Contro il Napoli ha comiciato finalmente a funzionare il centrocampo, grazie anche al recupero di Kucka che sta recuperando forma e smalto grazie alla “cura” Marino.  Trio difesivo Kaladze-Granqvist-Moretti ben agguerrito e preciso negli interventi. Dov’è il punto debole del Genoa? Nei soliti 5 minuti di follia che stavano per compromettere una gara vinta già nel primo tempo e che poteva essere conclusa con uno scarto di reti più ampio su un Napoli che fino al 3-1 sembrava una squadra spaesata. Ma gli azzurri hanno saputo approfittare del momento di sbandamento dei rossoblù, ma fortunatamente non del tutto. Su questo tallone d’Achille del Grifone, dovrà lavorare molto il tecnico siciliano: è probabilmente una questione di carattere. Tempo al tempo e riuscirà a risolvere anche questo aspetto.  Il prossimo banco di prova è la trasferta di Bergamo in programma mercoledì prossimo: sarà un test importante per gli uomini di Marino per dimostrare che anche in trasferta la musica è cambiata.

Infine un plauso alle due tifoserie che hanno saputo onorare l’essenza del gemellaggio. Sono 30 anni che entrambe dimostrano a tutti che si può assistere a una partita in tutta tranquillità e con infinita passione. Momento toccante della giornata, l’omaggio di rossoblù e azzurri al monumento a Spagna di cui oggi ricorrevano i 17 anni del suo assassinio. Un curioso incrocio del destino: le due tifoserie gemellate celebravano uno degli eventi più tristi della storia del nostro calcio. Ma il loro affetto, la loro unione ben salda è riuscita almeno in parte a lenire quel triste ricordo, come se Vincenzo Spagnolo fosse ancora lì, accanto a tutti loro. «Fratelli per sempre» è lo slogan di rossoblù e azzurri: un esempio per tutte le tifoserie di tutti gli sport.

Marco Liguori

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