È un giovane giocatore del Camerun l’oggetto del contendere tra Samuel Eto’o e la Sampdoria. L’ex attaccante della Sampdoria ha raccontato in una conferenza stampa a Milano le disavventure di Olinga che non è stato tesserato dalla società blucerchiata: si è dichiarato pronto per adire alle vie legali, ma forse c’è ancora spazio per una soluzione del caso. Eto’o si èpresentato, riporta il sito di Primocanale, con George Gardi che è il suo nuovo manager e l’avvocato Luca Tolentino: “Da mesi – denuncia l’avvocato Gardi – aspettiamo un cenno dalla società ma ora è giunta l’ora di far emergere la verità”. La vicenda coinvolge un campione affermato come Eto’o e una promessa, Olinga, il più giovane marcatore nella Liga spagnola e la Sampdoria. Sottolinea l’emittente genovese:”Le conseguenze? La soluzione più logica sembra essere la Fifa alla quale dovrebbe rivolgersi l’Apollon Limassol, la squadra cipriota dalla quale la Sampdoria prelevava Olinga senza mai tesserarlo per la mancanza in rosa del posto da extracomunitario. Questione di soldi? Anche ma, come ha risposto Eto’o alla domanda di Primocanale, soprattutto una questione di principio. ‘Ho sempre creduto che fosse fondamentale la galanteria e che questa non avesse prezzo. E ho sempre lottato contro queste situazioni. Chiedo al Presidente Ferrero e all’avvocato Romei (del quale Gardi ha letto due mail, la prima molto accondiscendente, la seconda che faceva balenare l’ipotesi di rinegoziare l’intesa con l’Apollon) ai quali ho dato molta fiducia, di fare quello che è giusto fare'”.
Eto’o lascia trasparire la sua amarezza per la conclusione del suo rapporto col club di Ferrero: “Sono arrivato a Bogliasco con entusiasmo poi, piano piano le cose sono cambiate. Alla fine ho avuto diverse opportunità e ho deciso di partire”. L’attaccante ha aggiunto di non avere avuto un rapporto semplice con Mihajlovic. Ora si attende la risposta della Sampdoria.
