Nel 1933 si dimette il Presidente Ardissone

Nel 1933 il Presidente Ardissone presenta le sue irrevocabili dimissioni a Molfino, il federale di Genoa. Di questo fatto Merlo e Tosatti furono testimoni oculari: “Vincent Ardissone è un gran signore, non è facile ricordare una persona più sportiva, comprensiva e corrente di lui. Aveva vicino, grande vantaggio, Guido Sanguineti, e furono loro due gli […]


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Nel 1933 il Presidente Ardissone presenta le sue irrevocabili dimissioni a Molfino, il federale di Genoa. Di questo fatto Merlo e Tosatti furono testimoni oculari: “Vincent Ardissone è un gran signore, non è facile ricordare una persona più sportiva, comprensiva e corrente di lui. Aveva vicino, grande vantaggio, Guido Sanguineti, e furono loro due gli azionisti per il nuovo campo, primo stadio del Genoa. Ardissone sarebbe rimasto al Genoa se non fosse subentrato qualche elemento di frizione col gerarca dell’epoca, Molfino, al quale sportivamente bisognava accreditare un notevole affetto per il Genoa; ma un affetto bizzoso, dittatoriale, poco intelligente, visto che subito dopo Ardissone la società veniva affidata d’ordine ad Aldo Tarabini. Da soldato, egli credeva di poter governare con i sistemi da caserma, e fra l’altro, sguazzava in multe ai giocatori, per sopprimere la mala pianta del professionismo. Tempo triste per il povero Genoa.

 

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