UN TACCO DI CLASSE: se partisse Pavoletti, ecco i suoi potenziali sostituti

Pinilla, Matri, Niang e Suso: un poker di scelte


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Tutti in gran forma, sembra, in quel del ritiro. Ma c’è un “incubo” che aleggia su tutti. Pavoletti resta o va via?

Preziosi, si sa, tergiversa e controlla il mercato con i suoi fidi Milanetto e Fabrizio. Pavoletti è sul mercato, inutile dirlo: ma per ora tutto tace in un certo senso. Mentre lui, il “Pavo” sorride, gioca, si allena e dice: “Al Genoa vorrei restare…”.

A sensazione se arriva la richiesta di almeno 15 milioni, Preziosi dice sì, ed è anche giusto. Darebbero una plusvalenza notevole ed è anche giusto perché il Grifo ha bisogno di almeno 20/25 milioni per pareggiare il bilancio.

Già, per altro, si stanno vagliano le possibili alternative nel caso “Pavo” dovesse dire addio ai colori rossoblù. Vediamo.

  • Se andasse al Milan ecco che potrebbero arrivare soldi e pure Niang e Suso. I rapporti con Galliani, sembra, si siano appianati dopo il “tradimento” di Lapadula. Nella partita che il Milan di Montella ha vinto col Bordeaux Suso è stato il migliore, segnando due gol. Non si vorrebbe che Montella ponesse il veto. Suso al Genoa andrebbe benissimo, sarebbe l’uomo importante come lo è stato la passata stagione. Così per Niang che in rossoblù aveva fatto faville.
  • Altra soluzione potrebbe essere Matri. Non è che faccia impazzire, già venne dalle nostre parti senza eccellere. Potrebbe essere una seconda scelta.
  • Altra ipotesi il ritorno di Pinilla. Ricordate quello che successe due stagioni fa, quando arrivò prima Pinilla, e fece molto bene. Poi piombò proprio Matri, Pinilla venne ceduto e nessuno diede risultati importanti, anzi molto negativi. Pinilla, come giocatore e bomber, non dispiace. Anche se, al momento, sembra non rientrare nei gusti di Jurić.

Nomi. Insomma la squadra di Jurić c’è a sentire e vedere i nomi. Importante sarà riuscire a creare quel “collettivo” che Gasperini sapeva ottenere meravigliosamente. Perché, onestamente, chi metterebbe in dubbio nomi come appunto Pavoletti, Laxalt, Ocampos, Muñoz, Izzo, lo stesso Pandev e perché no anche il riapparso Veloso (amato genero del Presidente), per non dire di Gakpé e di Gentiletti e del nuovo arrivo Renzetti e forse Rossettini dal Bologna? Individualmente sono ottimi giocatori, di livello, tecnicamente pregevoli. Il problema è sempre quello: riusciranno “i nostri eroi” a completarsi, a coagularsi gli uni con gli altri. Riusciranno a “fare squadra”?

Perin. Miracolosamente Perin è rientrato. Si allena, sta bene, dovrebbe addirittura riprendersi il suo ruolo. L’augurio è che anche Ventura, nuovo tecnico Azzurro, si ricordi di lui. E non pensi solo a quel giovane, ma inesperto Donnarumma, solo perché è del Milan e di Galliani.

Dopo Buffon, ricordiamolo sempre a Ventura, c’è Perin. Solo l’infortunio gli ha impedito di andare agli Europei, ma ora è pronto. Mi raccomando Ventura, la geopolitica lasciamola perdere…

Vittorio Sirianni

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.