UN TACCO DI CLASSE: la grande fatica dei media nazionali per spendere una buona parola sul Genoa

Quanto sforzo per i grandi "soloni" del calcio italiano a parlare del bel gioco con tanta qualità di Ivan Juric


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Con i tre punti possibili con la Fiorentina e con i due persi (per colpa di Irrati) col Pescara, il Grifone sarebbe un eccellente e sorprendente “secondo” in classifica. Le follie del nostro calcio! E per questo si pensava, domenica sera, che le grandi reti nazionali e i grandi “soloni” del calcio italiano, legati soprattutto a Juve, Roma e Napoli, dicessero almeno qualche buona parola su Genoa. Qualcosa hanno detto, ma ad esempio, che fatica per il nostro amico Sconcerti cercare di parlare bene di Juric e del Genoa: ma che fatica per i vari “soloni” Tardelli e Zazzaroni dire una buona parola tecnica sul bel gioco dei rossoblù.

Si è, come sempre, sparlato e “ciacolato” sulla Juve, su Sarri, sull’Inter, sul solito stucchevole Totti. E anche sul Sassuolo come squadra che offre il miglior gioco: ma non è vero, perché in questo momento è proprio Juric che presenta il modo di giocare più interessante assieme forse a Maran tecnico del Chievo.

E che fatica per il nostro Sconcerti spendere due parole in più per il giovane Simeone, meglio santificare Donnarumma nonostante le sue…”cappelle” contro il Sassuolo. Ora la geo-politica domina tutto. E così anche il nostro Perin, viene malignamente messo dopo il ragazzo milanista che, certamente, fra qualche anno raggiungerà un buon livello, ma che ora vale di più l’esperienza di Perin, la sua età, la sua maturità. Non si dimentichi la fine che sta facendo Scuffet nell’Udinese.

GIOVANI – E’ interessante verificare come Juric “gestisce” i giovani credendo in loro. Riesce sempre a schierarne alcuni, ma in misura giusta, così da esserci un equilibrio fra gioventù ed esperienza. Avete notato come sta facendo maturare i vari Ntcham, Lazovic, per non dire di Simeone ed anche di quel Ninkovic, che finora era stato, in un certo senso, “maltrattato” severamente dal tecnico, ma improvvisamente eccolo in squadra e con lui, come si legge, è arrivata a Bologna la “svolta” della partita. Il ragazzo ha talento; una gran bella scoperta.

Tutto questo porta a far nascere una squadra ben articolata, ben equilibrata, ben coesa; che riesce, oltreché a vincere in casa, a fare punti in trasferta (finora 6); è importante vincere in trasferta, serve a portare tanto fieno in cascina per i momenti neri che sicuramente arriveranno.

In pratica, quest’anno Preziosi non ha sbagliato niente: non risulta che siano apparsi qualche “bidone” o qualche “delusione”. Anzi: i “rifiutati” di Gasperini sono tornati alla ribalta, vedi Lazovic, Ntcham, soprattutto Veloso. I “misteriosi”, come Ninkovic, Orban, Asencio, Munoz sono tutti nella “rosa” dei titolari.

Insomma: per ora le cose vanno per il meglio. A proposito di Orban, sicuramente un atleta nel vero senso della parola che, appena sarà in piena forma conquisterà il ruolo fisso di terzino sinistro, in una trasmissione televisiva (Telenord) azzardai a dare questa battuta: “Il papa Juric benedice: urbi et Orban!”. Chiedo scusa al Pontefice!

Vittorio Sirianni

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