UN TACCO DI CLASSE: Bergamo è un incidente di percorso, con l’Udinese ci sono possibilità di riscatto

Brutta sconfitta contro l'Atalanta del Gasp: ma Juric ha i mezzi per far riprendere quota al Grifone


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E’ stata la prima clamorosa disfatta per Ivan Juric. Dispiace dirlo, ma il 3-0 di Bergamo subito da Gasperini è stata pesante. E’ vero, Juric ha subito ammesso: “Colpa mia”. Ma non basta dirlo dopo. Forse l’ottimo Juric (che, sia chiaro, ama il Grifo come pochi) non ha previsto, o capito bene cosa significava per i tifosi rossoblù questa trasferta: è vero che Gasperini quando era al Genoa ha suscitato sentimenti contrastanti, e ci si aspettava un possibile “colpo di scena” a favore del tecnico croato. Magari non una vittoria, ma una prestazione degna dell’avversario, per poter dire: “D’accordo, Gasp ha vinto, ma abbiamo giocato a testa alta e sullo stesso piano tecnico”.

Invece è arrivata una brutta sconfitta. Purtroppo Juric è incappato in una giornata storta, non riuscendo a capire come affrontare e mettere in grave difficoltà il suo avversario: purtroppo è avvenuto l’esatto contrario. I tifosi hanno visto una “non squadra” che offerto una prestazione non “da Genoa”, in una giornata in cui la grinta e l’orgoglio, avrebbero soprattutto dovuto essere i principali elementi che avrebbero dovuto dominare tra i giocatori. In modo da far dire ai tifosi: “Dopo il Milan, schiacciato alla grande, ecco l’Atalanta di Gasperini battuta almeno psicologicamente”.

Invece Gasp ha gongolato. Lui ha affermato: “Non volevo una rivincita!”. Invece, la voleva certamente. Pazienza! Juric nel fare il “mea culpa” è apparso sincero. Ma deve capire ancora molte cose, soprattutto sul piano psicologico, del Grifo e dei tifosi.

FUTURO – Ora arriverà al Ferraris l’Udinese, un avversario in ripresa dopo l’arrivo dell’ex tecnico rossoblù Delneri. Resta, comunque, un dato di fatto: che il Genoa (come ricordavamo nella…puntata precedente) è una buona squadra, ma non una grande squadra. L’alternanza dei suoi risultati dimostra che è una formazione dignitosa, ma nulla più e che andando avanti dovremo accettare risultati positivi, anzi bellissimi (leggi Milan), e altri assolutamente negativi (leggi Bergamo). Questa è la dimensione del Grifo. Guarda caso, proprio nel nostro ultimo “Tacco” sostenevamo proprio questo concetto e dicevamo: “Attenzione! Non trionfalizziamo troppo certi successi, perché il calcio è imprevedibile e micidiale,dopo una vittoria ecco una debacle”.

E così è stato. E così sarà in avvenire. Detto questo, guai ora a fare dei drammi: Juric ha capito e soprattutto i giocatori sperabile che i giocatori abbiamo compreso quanto è accaduto. Consideriamo Bergamo un incidente di percorso, soprattutto sul piano psicologico, e andiamo avanti. Valutiamo bene l’apporto che possono dare i giocatori. Insomma, si faccia un serio esame di coscienza. Le possibilità di riscatto ci sono, eccome. E soprattutto non mettiamo Perin nella situazione di fare brutte figure…per lui c’è la Nazionale!

Vittorio Sirianni

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