Thiago Motta il “sole” nel nuvoloso cielo rossoblù che guiderà il Genoa nel derby

Il tecnico sembra sapere il fatto suo: può dare affidabilità e sicurezza a tutto l’ambiente nella stracittadina che ha vinto due volte da giocatore

Thiago Motta Genoa
Thiago Motta (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Dopo la grande “sceneggiata” di Lecce, eccoci a quella molto più attesa e molto nostra che si chiama derby.

Ormai quello che è successo nel Salento lo abbiamo detto, spiegato, ripetuto: un Grifo forte, con personalità autentica per uno dei più bei primi tempi del campionato; poi, il solito “recital” personale di qualcuno che, per carità, queste cose succedono, ha inciampato in quella straordinaria ingenuità che da almeno un grande campione non ci saremmo mai aspettati. Lo diciamo amichevolmente a Goran Pandev: ma come uno di quei geni che sono capaci di grandi gesti tecnici (come il suo gol a Lecce), può lasciarsi andare a simulazioni (magari innocue o addirittura inesistenti, ma si sa, con gli arbitri modesti non si sa mai…) e a “falletti” che lo mandano fuori campo e compromettono una gara successiva come il derby?

Lo sappiamo: di fronte ad uno che sta giocando alla grande, sembra eccessivo criticarlo, tuttavia benevolmente va ricordato che il Genoa conta pochi campioni (diciamo così) e se proprio loro non sono presenti in formazione, i guai per Thiago Motta aumentano.

Comunque, in questo strano e kafkiano clima rossoblù, sembra che dominino soltanto le frasi e le dichiarazioni di Thiago Motta, personaggio sempre più enigmatico nel suo modo di vedere il calcio r la preparazione dei suoi. Ha detto: «Mi sento solido, mi metto in prima fila e andiamo in un’unica direzione». E ancora questa frase davvero forte: «Guardatemi, il Genoa sono io (ricordate Luigi XIV, il re Sole “lo stato sono io”) ha la mia carica, la mia determinazione». Sono espressioni che ti danno un senso di affidabilità (nonostante un pizzico di arroganza) e di sicurezza che sono le grandi armi di questo personaggio.

Ora, si diceva, arriva il derby. Che farà il “re Sole” rossoblù? Non sembra preoccuparsene troppo (ed anche questo è un atteggiamento interessante, tanto è privo di drammaticità): «Ho giocatori in gamba, troveremo soluzioni».

Certo, mancando Pandev, il giocatore che potrebbe da solo risolvere una gara (essendo in uno stato di grazia particolare) il problema comunque si pone. Così come la mancanza di Agudelo, che era ormai il fantasista cercato da tanto tempo, potrà portare qualche preoccupazione.

Speriamo che Pinamonti stia bene, che Favilli dia una forte mano propulsiva e non è detto che i due non possano essere schierati insieme, costituendo una coppia d’attacco interessante.

All’amico Liverani che gli faceva gli auguri, nonostante appunto le dure assenze, Thiago ha sorriso, semplicemente sorriso: «Andiamo tutti in un’unica direzione, tutti sono pronti. Sono venuto per salvare il Genoa e lo facciamo noi, con convinzione e con idee chiare».

Nessuna paura, insomma: c’è lui, il “re Sole” che, chissà, forse riuscirà, dopo tanti derby persi, illuminarne uno, il suo da allenatore, visto che da calciatore ne ha vinti due. Sarebbe il suo più grande successo, davvero il “sole” nel nuvoloso cielo rossoblù.

Vittorio Sirianni

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni
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