È arrivato quello che tutti speravano: il pareggio e il punto che serve per are un passettino in avanti. Peccato che anche le altre concorrenti all’inferno abbiano fatto punti (Crotone, Verona, Spal).
Ma questo a Ballardini interessa poco: a lui interessa il “suo percorso che tracciato e che sta mantenendo. Sono 14 punti, se si vincerà (come si spera) col Benevento e poi, magari, anche col “catenaccio” fatto a Firenze, un pari a Torino. Si chiuderebbe il girone a diciotto punti, che non sono pochi e che darebbero quel certo sospiro di sollievo, in vista poi di… gennaio.
Già: è certo, infatti, che qualche “ritocco”, qualche rinforzo dovrà esserci: Perinetti lo ha suggerito a Preziosi. Dove?
PUNTE. Il problema offensivo esiste: di tanti cosiddetti centravanti il Grifo ne ha tre o quattro, ma che non ne fa uno. Lapadula che rimane un “mistero”, Galabinov che probabilmente se ne andrà, Pellegri che è troppo giovane, Pepito Rossi che è una “scommessa” e che diventerà un rinforzo se tornerà a giocare come sa. Ballardini, a proposito di Rossi, ha detto: “Lui è il gioco del calcio”. Già, ma ha aggiunto: “Speriamo possa giocare come sa”. Dunque anche il tecnico “spera”, niente di più.
DIFESA. Non è male, soprattutto quando c’è Spolli, il quale s’è fatto male, determinando un vuoto difensivo notevole. Da quando è uscito, gli infiniti cross dei fiorentini venivano acchiappati solo e soltanto dagli attaccanti viola, mai un difensore rossoblù. nel colpo di testa, nell’elevazione c’è solo e soltanto lui, Spolli. Se manca è un mezzo disastro. Dunque un buon difensore, saltatore forte, che si contrapponga sulle palle inattive, ci vuole. Rossettini, che ha preso il posto di Spolli domenica, non ha giocato male, ma si sa i suoi “vuoti di memoria” quali siano (quasi peggiori di quelli di Gentiletti).
Infine il centrocampo: dove Veloso, nonostante tutto, fa il suo dovere, dove Bertolacci ha contribuito a fare qualche gol e dove Omeonga dà quella carica che è importante. Ma nonostante tutto ciò ci vorrebbe un…Rincon, tanto per capirci, uno che faccia diga, che contrasti, che combatta “leonescamente”.
A Firenze s’è visto quel Migliore che sembra davvero un buon elemento: ha sostituito Laxalt, in questo momento molto appannato. Il che servirà forse a cederlo, visto che (stranamente) all’estero è considerato molto bene, come spesso accade ai giocatori genoani che da noi vengono “contestati”, mentre fuori fanno faville.
SOCIETÁ – Che sta facendo Preziosi? Ora si parla di un “socio” che lo affiancherebbe, uno che si occupa d’investimenti e che potrebbe dare “solo” denaro. Obiettivo: coprire i debiti di circa cento milioni e poi passare al miglioramento dell’assetto tecnico. Ma riuscirà il nostro eroe Enrico a risolvere e concludere finalmente un affare economico per il bene del Genoa? Troverà qualcosa di buono sotto l’albero di Natale? Speriamo. E intanto auguroni a tutti.
Vittorio Sirianni