Criscito, Piatek, Kouame, Romulo &Co: reparto per reparto, i punti di forza del Genoa

Oltre all'esplosione del centravanti polacco, occorre tener presente dei giocatori che concorrono ai meccanismi del gioco di Ballardini

Esultanza Genoa (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Diciamolo piano, molto piano, senza trionfalismi, né grandi certezze: ma forse, diciamo forse, il Genoa ha trovato finalmente l’uomo-gol che andava cercando da tanto tempo. Si chiama Piatek (il suo cognome significa “venerdì” come spiegò Boniek a Pianetagenoa1893.net), è polacco, ha 23 anni e contro il Lecce si è ingoiato gli avversari con quattro gol, Mai era successo un fatto simile: ciò può già essere di buon auspicio. Pare che solo nel lontano 1954 qualcuno segnò, in una sola partita, un poker di reti.

Piatek scocca il tiro del secondo gol (foto di Genoa CFC Tanopress)

Sabato sera, al Ferraris, nella gara di Coppa Italia contro il Lecce sembrava che ci fosse una magia stranissima, un qualcosa che nessuno aveva immaginato. Ed era bellissimo!

Ma, ripetiamo, siamo agli inizi, il calcio porta a queste stranezze: non per niente diciamo che è un fenomeno “paranormale”.

Ballardini guardava, impassibile e quasi non credeva ai suoi occhi. Insomma Piatek sembra davvero essere una realtà e fra l’altro faciliterà le scelte ulteriori di Preziosi: nel senso che ora la cessione di Lapadula diventa più facile e più responsabile (con Piatek e Favilli davanti). A cosa serve ormai il pur generoso Lapadula che proprio, almeno nell’ambiente rossoblù, non è riuscito ad inserirsi?

Le disposizioni di mister Ballardini (foto di Genoa CFC Tanopress)

Insomma, il problema offensivo, se le cose vanno in un certo modo, è abbastanza risolto. E gli altri reparti? Da una partita ovviamente non si possono trarre certezze, ma indicazioni sì. Ad esempio: Criscito si è subito capito che è il top player di quest’anno e che può giocare in più ruoli aggiungendo valori tecnici notevoli. Così come la difesa che, potrebbe fare a meno appunto di Criscito, avendo quel Zukanovic (e Gunther) niente male davvero. Le alternative difensive non mancheranno a Ballardini.

Criscito
Mimmo Criscito (foto di Genoa CFC Tanopress)

L’altra sera le ovazioni sono state tutte per Piatek, ma attenzione: ad esempio, Kouame non è davvero da trascurare, è veloce, intelligente nei rientri, attento negli assist, uomo ovunque che corre dall’inizio alla fine, ed è uno di quelli che ama la velocità. Il che, in un modulo moderno, non guasta mai.

Il centrocampo ha elementi validi come Hiljemark e Romulo. Per ora manca Sandro che si dice dovrebbe essere il faro, l’uomo che dovrebbe sostituire Bertolacci, ammesso che il Milan se lo voglia tenere.

Romulo
Romulo (Foto Genoa cfc Tanopress)

Morale: Ballardini ha in mano un buon patrimonio umano. Starà a lui gestirlo con intelligenza, scegliendo l’organizzazione di gioco che più si adegua ai giocatori di cui dispone. Diciamolo: atleti che lui ha chiesto e che il presidente Preziosi (quest’anno generoso e tecnicamente oculato) gli ha messo sul piatto. Un buon piatto, dalle prime impressioni, ed anche un buon “contorno” valutando gli altri giocatori che, l’altra sera non c’erano, ma fanno parte della rosa quest’anno, al momento eccessivamente numerosa e che andrà sfoltita entro venerdì alle 20.00, quando chiuderà il calciomercato.

Un’ultima riflessione: possiamo dire molto bene di Marchetti? Non è stato molto impegnato dal Lecce, ma alcuni suoi momenti tecnici hanno dimostrato che siamo in presenza di un signor portiere: sicuro, integro fisicamente, con lunga esperienza internazionale. Che si vuole di più? Non cominciamo a…massacrarlo, per favore. Per noi è una sicurezza.

Vittorio Sirianni

Vittorio Sirianni
Vittorio Sirianni
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