Ci vuole Galabinov per dare forza all’attacco del Genoa e segnare

Ribadiamo la nostra idea della scorsa settimana: occorrerebbe inserire il centravanti bulgaro in coppia con Lapadula e un trequartista alle spalle

Vittorio Sirianni

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Attenzione! Ora il pericolo è di tornare a dire, illudendoci: “Il Grifone gioca bene anche se perde ed esce a…testa alta”. Non è proprio così. Due sconfitte con Juventus e Udinese ci possono stare, anche perché è vero che al “non gioco offensivo” si unisce spesso (com’è avvenuto) un pizzico di sfortuna. Ballardini, filosofo di prima mano, afferma subito con saggezza: “Ci sono state partite in cui abbiamo avuto fortuna, oggi invece abbiamo avuto sfortuna, accettiamo e andiamo avanti, sapendo che dobbiamo migliorare e crescere per uscire definitivamente dalla paura della retrocessione”.

Migliorare: siamo d’accordo. Ma come? Al di là della bravura e della saggezza di Balla, esistono problemi concreti e reali: in rosa ci sono giocatori di buona volontà che però non segnano. Insomma: è vero che il Genoa incassa pochi gol, ma non segna.

E allora ecco una nostra prima nostra (e solo nostra) riflessione. Se bisogna fare gol bisogna avere anche giocatori che “sappiano” fare gol. Attualmente è nostra impressione (od ossessione, visto che ne avevamo parlato già la scorsa settimana) che l’unico in questo momento che può segnare è un tal Galabinov che Ballardini (per carità, le sue scelte sono sempre molto ben motivate) non schiera mai per 90 minuti. Sarà un caso: ma Galabinov appena entrato ha centrato subito una traversa ed è stato (almeno stando a chi redige le pagelle) il migliore insieme a Spolli.

E allora, ecco la nostra soluzione che è stata anche oggetto di un nostro sondaggio: schierare insieme Lapadula e Galabinov e alle loro spalle un trequartista in forma (Pandev o un Taarabt però migliore di quello visto nelle ultime giornate) e i centrocampisti. Ma ecco il vero problema di Ballardini: prendere un centrocampista che abbia caratteristiche diverse sia da Veloso che da Bertolacci e Rigoni. Ma è possibile non riuscire a trovare uno che valga veramente? Ora Preziosi ha un bel gruzzolo ottenuto dalla cessione di Pellegri al Monaco: è pensabile che fra lui e Perinetti (due “segugi” di mercato tra i più bravi d’Italia) non riescano a trovare un altro Rincon? Tutti i nomi finora proposti non servono a nulla: non porteranno a ottenere un valore aggiunto in mediana. Ben venga Medeiros, ben venga Hiljemark che già conosciamo e però svolge un altro tipo di gioco, non risolvendo il problema di fondo a centrocampo. Tutti benvenuti, ma inutili alla causa principale di Ballardini: allora ci si muova e si abbia la forza e la voglia di spendere un po’ di soldi e prendere finalmente l’uomo che darà quel famoso, tanto atteso valore aggiunto al centrocampo genoano.

Mi raccomando, non si pensi a quell’Hernanes che abbiamo conosciuto.

Ora arrivano due impegni in trasferta per il Grifone davvero impegnativi: Lazio e lo scontro salvezza col Chievo. A seguire la gara al Ferraris contro l’Inter. Qualche punto in più si dovrà conquistarlo, perché, attenzione, le avversarie hanno ripreso a scalare la classifica.

Sarebbe un peccato perdere la “svolta” favorevole che Ballardini è riuscito a creare, tirando fuori dal tunnel il Vecchio Balordo.

Vittorio Sirianni

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