I genoani nel mondo esternano la loro felicità  per l’Europa riconquistata

Tante email e telegrammi sono pervenute alla sede rossoblù di Pegli per complimentarsi per l'accesso alla Uefa Europe League


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Mentre infuria il dibattito su quali siano stati, in questo fine settimana, i genoani più fortunati del mondo (se gli olandesi del Genoa Club Amesterdam scesi a Marassi e docciati a De Ferrari, oppure i brasiliani, fortunati a prescindere), tutti gli altri non sono stati a guardare e la sede di Pegli è diventata per un giorno il centro del pianeta (di quello rosso e blu, almeno). Tante segnalazioni di grifoni in festa per la reconquista (da leggere con spiccato accento ispanico) dell’Europa, tante parole d’affetto e gratitudine spese per un Genoa capace di riunire birra e sangria, vodka e saké in un brindisi globale. Al Signorini, a ravvivare un lunedì di quiete, è arrivata una tempesta di e-mail monotematiche: Genoa, Genoa, Genoa, qualche volta sola parola comprensibile in un profluvio di complimenti ignoti. A darci una mano, allora, ci pensano le foto: da uno dei capi della Doce di Baires, sorridente con la divisa dei 115 anni di Grifone (nella foto gentilmente concessa dal Genoa Cfc), all’australiano brillo, ma chiaramente orgoglioso del 22 che porta sulle spalle, questo Vecchio Balordo in Europa scatena la passione di una tifoseria transnazionale. E dai neoclub rossoblù dell’Oceania e del Cile giunge pure una domanda: a quando l’occasione? Calma, ragazzi. Un passo alla volta…

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