Genoa Club Portuali Voltri: suicidio perfetto

Un Grifone allo sfascio, in cui viene cacciato l’allenatore perché manca il “parafulmine” in panchina, viene asfaltato dal Sassuolo che ne fa 5, e ne sbaglia altrettanti

Portuali Voltri Genoa
Portuali Voltri (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il Lecce non doveva vincere a Udine ed invece ha preso i tre punti, quindi solo una nostra eventuale vittoria a Reggio Emilia avrebbe consentito al Grifone di salvarsi con una giornata di anticipo consentendo a Preziosi di poter dire “ho mantenuto la promessa dello scorso anno”, quando disse dopo Fiorentina-Genoa “mai più come quest’anno“.

Ma il Sassuolo è una squadra schiacciasassi, ci ha fatto cinque gol, ne ha sbagliato altrettanti, ci ha fatto giocare solo per quindici minuti.
Ed il Genoa di stasera è una compagine alla frutta, in ogni suo aspetto, tecnico, tattico, organizzativo, umano.

La riprova di questa situazione in cui ogni episodio (compreso il più banale) diventa autolesionismo, è l’episodio dell’espulsione di Nicola, quando una regola assurda come quella che prevede l’espulsione dell’allenatore quando l’arbitro sente bestemmiare da qualcuno della panchina senza trovare il colpevole, non è stata facilmente aggirata da nessuno dei nostri tesserati, perché nemmeno il più inutile degli accompagnatori si è “sacrificato” auto-accusandosi di “cotanto comportamento ingiurioso”.

Ma fosse questo il problema…

In realtà stiamo assistendo all’ennesimo dramma sportivo che vede protagonista il Grifone, che sta gettando al vento l’occasione di potersi salvare per il rotto della cuffia anche in questa stagione: il Lecce, che ha sbancato un’Udinese in vena di regali, ora sta soffiando sul collo del Genoa.

Basterà comunque solo un punto contro il Verona domenica prossima per salvarci se il Lecce non vincerà.
E anche se perderemo noi, allora il Lecce avrà comunque l’obbligo di battere il Parma per poterci scavalcare mandandoci in serie B.
Nonostante ciò, il compito più difficile ce lo avremo noi, anche se teoricamente pareggiare dovrebbe essere meno difficile che vincere… ma in realtà ora abbiamo tutto contro: a partire dai diversissimi stati d’animo e di forma di Genoa, Lecce, Verona e Parma, passando ad un’opinione pubblica che simpatizza sicuramente per i “poveri” leccesi più che per una società come la nostra che tutti gli anni si salva per “miracolo”, e terminando con chi gestisce il calcio nazionale che se accadesse il miracolo sportivo sportivo salentino giustificherebbe in modo trionfale la scelta sciagurata di fare un assurdo minitornero post-Covid che ha falsato e ribaltato i valori espressi fino a febbraio da quasi tutte le squadre della Serie A.

Il Genoa non è ancora morto, ma occorrerà un vero miracolo.
E stavolta noi tifosi non potremo farlo…
E nemmeno Juric.

E voi cosa ne pensate?
Commentate qui sotto, fateci conoscere il vostro parere!
Alè Genoa!

Andrea Moresi – Genoa Club Portuali Voltri

 

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