Club Portuali Voltri: il Genoa prolunga la sosta, l’Udinese no e vince

Nel calcio contano diversi fattori: quello tecnico, quello atletico e quello motivazionale. L’Udinese li ha sfruttati tutti, il Genoa solo (e male) quello fisico. Troppo poco per poter impensierire i friulani, che ottengono i tre punti che riaggiustano la classifica e rimettono ansia alla nostra tifoseria


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Sembra il solito copione già visto troppe volte in questo Campionato: al vigilia di sfide proibitive il Genoa non solo non sfrutta la gara più semplice, ma anche stavolta la perde.
L’Udinese ha meritato la vittoria, perché è apparsa più motivata già dai primi minuti, passando in vantaggio già solo dopo 200 secondi di gioco.
Questo gol lampo di fatto ha stravolto l’impostazione di gara fatta da Prandelli in settimana coi giocatori che erano rimasti a Genova, che prevedeva tanti muscoli e molta attenzione ai contropiede friulani.
Ed invece il Genoa ha preso subito gol in contropiede, ma soprattutto è apparso troppo rinunciatario, complice lo schieramento senza punte di ruolo e con il solo attaccante Kouame (che è palesemente una seconda punta).

Non che Prandelli potesse fare molto di meglio, perché il convento passa poco o nulla in fase di attacco dopo la partenza di Piatek.
Di certo però Sturaro mezza punta è apparso fin da subito fuori ruolo, e così il peso in attacco dei rossoblu è stato davvero nullo per tutto il primo tempo.

Nella ripresa Prandelli spinge in avanti gli equilibri della squadra, inserendo Pandev e Bessa.
Però il macedone, dopo gli impegni con la sua nazionale, è sceso in campo volitivo ma atleticamente in riserva di energie fisiche.
Bessa invece ha dimostrato come la sua assoluta mancanza di convinzione e concentrazione sia il limite vero che gli condizionerà negativamente la carriera sportiva: un atteggiamento così negativo è imperdonabile, soprattutto quando gli viene data l’occasione di poter dimostrare di poter essere protagonista della squadra.

Il nostro allenatore sarà sicuramente criticato anche per la scelta di togliere dal campo Rolon e, soprattutto, Lazovic per dare spazio ai due di cui sopra.
L’argentino aveva fatto molti errori nel primo tempo, ma aveva dimostrato di avere gambe e testa, combattendo su ogni pallone.
Lazovic invece era stato l’unico ad infastidire la difesa friulana grazie alle sue solite folate in velocità.
Entrambi i giocatori sulla fascia sinistra nei primi quarantacinque minuti avevano creato le uniche azioni offensive della squadra.

Questi cambi quindi, sia per le prove negative di chi è entrato, sia per ciò che di buono aveva fatto vedere chi è uscito, metteranno Prandelli sotto accusa.
Però a mio modesto parere la scelta veramente criticabile fatta dal nostro Mister riguarda la formazione iniziale: non è la prima volta che la grande densità di giocatori a centrocampo causa confusione tattica e spegne le velleità offensive.

Di certo però il nostro allenatore deve fare di necessità virtù, e Lapadula (che oggi rientrava in rosa) ha dimostrato col suo ingresso nel finale di gara di non poter minimamente essere in grado di sostituire Piatek nel ruolo di centravanti.
Stesso discorso vale per Sanabria, che da gennaio ad oggi ha fallito in quel ruolo, perché non ha né la freddezza, né il fisico e tantomeno la continuità del bomber polacco.

Infine nel dopo partita è esplosa la notizia di un acceso scambio di battute all’interno dello spogliatoio avvenuto dopo la fine del primo tempo: probabilmente a qualcuno sono saltati i nervi ed è stata la squadra “a pagare”.
Ma il gioco del calcio ha valore educativo, e soprattutto appassiona la gente perché dimostra come lo spirito di squadra ed il fare gruppo possa consentire di raggiungere risultati insperati, come è avvenuto a Marassi contro la Juventus alla vigilia della sosta.

Ora il calendario ci propone di seguito due sfide “impossibili”, come Genoa-Inter e Napoli-Genoa, ovvero partite che possono essere affrontate solo avendo alla base un forte spirito di squadra.

Le discussioni animate possono servire a spronare il gruppo, ma al tempo stesso rischiano anche di rovinare i rapporti.
Come sempre la mia fiducia nel Mister è grande, soprattutto per quanto attiene alle sue capacità di saper gestire il “gruppo” e lo spogliatoio.
La prova del nove l’avremo subito, già mercoledì sera.

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E voi cosa ne pensate?
Commentate qui sotto, fateci conoscere il vostro parere!

Forza Genoa!

Andrea Moresi – Genoa Club Portuali Voltri

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