Club Portuali Voltri: il Genoa ci mette il fisico e prende un punto

È stata una partita dura e difficile, come tutte quelle che vedono la Fiorentina al Ferraris. Se contiamo gli episodi, compresa l’ennesima chiamata del VAR di difficile comprensione (ma che stavolta finalmente sorride al Grifone), forse possiamo dire che il pareggio è un risultato che è ben accetto da Prandelli


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Primo tempo per i viola, ripresa per il Grifone.
VAR (ancora decisivo), Radu e due pali tengono in partita il Genoa, che dopo aver sofferto la veemenza di Chiesa e Simeone sfiora la vittoria con Piatek.

È stata una partita dura e difficile, come tutte quelle che vedono la Fiorentina al Ferraris.
Se contiamo gli episodi, compresa l’ennesima chiamata del VAR di difficile comprensione (ma che stavolta finalmente sorride al Grifone), forse possiamo dire che il pareggio è un risultato che è ben accetto da Prandelli.

Il nostro allenatore, vista la terza gara in otto giorni, ha preferito partire con un undici più “di gamba” che “di piede”, ovvero ha lasciato in panchina sia Sandro che Veloso (giocatori tecnici ma troppo compassati) e ha invece schierato un centrocampo combattivo e muscolare con Rolon e Hiljemark.
Questa scelta ha messo in difficoltà i nostri attaccanti, che per tutto il primo tempo hanno ricevuto pochissimi palloni, ma ha consentito alla squadra di contrapporre ai Viola una grande dose di agonismo e di riuscire a reggere nei tanti combattimenti individuali che hanno caratterizzato la partita.

In un centrocampo così votato al sacrificio il vero ago della bilancia è stato Daniel Bessa: l’italo brasiliano nei primi quarantacinque minuti ha combattuto e rincorso gli avversari, ma nella ripresa ha conquistato metri e sicurezza, consentendo a Piatek e Kouame di giocare finalmente nell’area di rigore avversaria creando così occasioni da rete.

Ma parlare di tecnica e tattica ha sempre meno senso visto che ormai le partita sono condizionate pesantemente da arbitri e VAR, che non riescono mai a mantenere un’unica linea decisionale e che, a seconda di chi fischia e di chi guarda i monitor, prendono decisioni cervellotiche ed incomprensibili.

Senza guardare in casa d’altri e rimanendo nel commento di Genoa-Fiorentina, questa volta il VAR non ci ha complicato la partita perché ha considerato non falloso il tocco di mano in area di Veloso susseguente ad un rimbalzo della palla sul suo stesso piede, nonostante il braccio del portoghese fosse staccato dal corpo.
Una volta la volontarietà dei tocchi di mano era condizione necessaria per capire se si trattava di fallo o meno.
In quest’ultimo campionato invece VAR ed arbitri hanno valutato sempre diversamente le stesse situazioni.
Oggi il VAR ha segnalato il tocco di braccio di Veloso ma l’arbitro Massa ha deciso di non considerarlo rigore.
Forse tale decisione è stata l’unica che questo arbitro così scarso ha azzeccato durante tutta la partita.

Alla fine l’operato dei giudici di gara è riuscito a scontentare tutti. Soprattutto Prandelli e Piatek visto che l’assurdo cartellino giallo sventolato al nostro bomber polacco porterà alla squalifica del nostro centravanti, che mancherà così alla ripresa del campionato contro il Milan.

Per chi ama il Genoa e la nostra città finisce allora questo pessimo 2018: un anno di grandissime delusioni, di tante sconfitte e di eventi tragici che hanno messo in ginocchio Genova ed i Genovesi.
Un finale di anno reso ancora più amaro dalla scomparsa di Milio Parodi, storico esempio di grande Genoanità, che andrà a tifare il Grifone nel terzo piano della Nord assieme a tanti altri tifosi rossoblu che quest’anno sono scomparsi, come i nostri colleghi Maurizio, Andrea e Ivan.

Speriamo allora in un 2019 veramente diverso, in un anno positivo che ci regali gioie e felicità: questo è il nostro augurio per tutti i Genoani, in particolare per tutti i soci e simpatizzanti del Genoa Club Portuali Voltri.

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E voi cosa ne pensate?
Commentate qui sotto, fateci conoscere il vostro parere!

Forza Genoa!

Andrea Moresi

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IL GENOA CI METTE IL FISICO E PRENDE UN PUNTOPrimo tempo per i viola, ripresa per il Grifone. VAR (ancora decisivo), Radu e due pali tengono in partita il Genoa, che dopo aver sofferto la veemenza di Chiesa e Simeone sfiora la vittoria con Piatek. È stata una partita dura e difficile, come tutte quelle che vedono la Fiorentina al Ferraris. Se contiamo gli episodi, compresa l’ennesima chiamata del VAR di difficile comprensione (ma che stavolta finalmente sorride al Grifone), forse possiamo dire che il pareggio è un risultato che è ben accetto da Prandelli. Il nostro allenatore, vista la terza gara in otto giorni, ha preferito partire con un undici più “di gamba” che “di piede”, ovvero ha lasciato in panchina sia Sandro che Veloso (giocatori tecnici ma troppo compassati) e ha invece schierato un centrocampo combattivo e muscolare con Rolon e Hiljemark. Questa scelta ha messo in difficoltà i nostri attaccanti, che per tutto il primo tempo hanno ricevuto pochissimi palloni, ma ha consentito alla squadra di contrapporre ai Viola una grande dose di agonismo e di riuscire a reggere nei tanti combattimenti individuali che hanno caratterizzato la partita. In un centrocampo così votato al sacrificio il vero ago della bilancia è stato Daniel Bessa: l’italo brasiliano nei primi quarantacinque minuti ha combattuto e rincorso gli avversari, ma nella ripresa ha conquistato metri e sicurezza, consentendo a Piatek e Kouame di giocare finalmente nell’area di rigore avversaria creando così occasioni da rete. Ma parlare di tecnica e tattica ha sempre meno senso visto che ormai le partita sono condizionate pesantemente da arbitri e VAR, che non riescono mai a mantenere un’unica linea decisionale e che, a seconda di chi fischia e di chi guarda i monitor, prendono decisioni cervellotiche ed incomprensibili. Senza guardare in casa d’altri e rimanendo nel commento di Genoa-Fiorentina, questa volta il VAR non ci ha complicato la partita perché ha considerato non falloso il tocco di mano in area di Veloso susseguente ad un rimbalzo della palla sul suo stesso piede, nonostante il braccio del portoghese fosse staccato dal corpo. Una volta la volontarietà dei tocchi di mano era condizione necessaria per capire se si trattava di fallo o meno. In quest’ultimo campionato invece VAR ed arbitri hanno valutato sempre diversamente le stesse situazioni. Oggi il VAR ha segnalato il tocco di braccio di Veloso ma l’arbitro Massa ha deciso di non considerarlo rigore. Forse tale decisione è stata l’unica che questo arbitro così scarso ha azzeccato durante tutta la partita. Alla fine l’operato dei giudici di gara è riuscito a scontentare tutti. Soprattutto Prandelli e Piatek visto che l’assurdo cartellino giallo sventolato al nostro bomber polacco porterà alla squalifica del nostro centravanti, che mancherà così alla ripresa del campionato contro il Milan. Per chi ama il Genoa e la nostra città finisce allora questo pessimo 2018: un anno di grandissime delusioni, di tante sconfitte e di eventi tragici che hanno messo in ginocchio Genova ed i Genovesi. Un finale di anno reso ancora più amaro dalla scomparsa di Milio Parodi, storico esempio di grande Genoanità, che andrà a tifare il Grifone nel terzo piano della Nord assieme a tanti altri tifosi rossoblu che quest’anno sono scomparsi, come i nostri colleghi Maurizio, Andrea e Ivan. Speriamo allora in un 2019 veramente diverso, in un anno positivo che ci regali gioie e felicità: questo è il nostro augurio per tutti i Genoani, in particolare per tutti i soci e simpatizzanti del Genoa Club Portuali Voltri.??E voi cosa ne pensate?Commentate qui sotto, fateci conoscere il vostro parere!Forza Genoa!(Andrea Moresi)??Se vi piace ciò che facciamo suggerite ai vostri amici di seguirci e di rimanere sempre aggiornati mettendo il classico Like sulla nostra pagina, raggiungibile su http://www.facebook.com/gcportualivoltri

Publiée par Genoa Club Portuali Voltri sur Samedi 29 décembre 2018

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