Il Genoa riesce, disperatamente, a guadagnare un punto d’oro a Firenze e muovere ancora la classifica che ora recita +12 sul Crotone a 16 dal termine.
Le parole-sfogo post partita di Juric la dicono lunga sulla situazione interna al Grifone, e sono solo una conferma alle parole e ai messaggi postati da Capitan Burdisso nei giorni precedenti.
Il crollo invernale del Grifone è spiegato principalmente da problemi interni, di spogliatoio. La società per risolverli ha pensato di inserire in rosa cavalli di ritorno come Rubinho e Palladino, proprio per cercare di costruire un muovo gruppo che possegga anche una certo tasso di genoanità.
Evidentemente le assenze di Perin, Pavoletti e Rincon non hanno avuto solo un impatto tecnico, ma anche psicologico sul gruppo e magari qualche giovane si è montato un po’ troppo la testa.
Ora il Genoa dovrà affrontare un mini-ciclo di importante e, per motivi diversi, insidioso. Domenica prossima i rossoblù ospiteranno il Sassuolo immediata inseguitrice: attenzione perché la squadra di De Francesco ha una classifica bugiarda, fortemente condizionata dagli infortuni e dal dazio pagato all’Europa League. Poi sotto con due trasferte: visita a un Napoli che dopo il passo falso contro il Palermo non ha più possibilità di sbagliare, e poi visita al Pescara che contro il Genoa sarà all’ultima spiaggia.
Il Grifone deve cercare di uscire da questo trittico con non meno di 2 di punti in più in classifica. Servirà, iniziando da domenica, la voglia di combattere dimostrata a Firenze e soprattutto la razionalità per evitare suicidi. Un pareggio potrebbe in fin dei conti andare bene a entrambe le squadre.
