La vendita del Genoa, dal momento in cui l’acquirente giusto busserà alla porta, avrà tempi corti dal punto di vista economico, ma lunghi dal punto di vista calcistico. E’ notizia di oggi del Sole 24 Ore di un accordo del fondo York Capital per trattare l’acquisto del Genoa da Enrico Preziosi.
Dal punto di vista meramente tecnico dalla manifestazione di interesse al closing servono 2 al massimo 3 mesi. I tempi insomma della trattativa di Gallazzi di qualche anno fa.
Il Genoa è una società medio-piccola con un fatturato primario certo, legato a contratti televisivi negoziati come Lega Serie A e a un bacino d’utenza piuttosto stabile. Anche i costi di gestione sono chiari: i contratti dei calciatori sono abbastanza corti e le spese di gestione sono sempre note.
La “gestione” del calcio-mercato è una variabile che dipende totalmente da chi guida l’azienda e quindi non è un parametro da considerare in fase di valutazione.
La valutazione patrimoniale dei “cartellini” dei calciatori, la quantificazione di valori inespressi o minusvalenze latenti in una rosa è abbastanza facile grazie alla numerosità delle transazioni del mercato calciatori e al fatto che i risultati sportivi sono in ultima istanza lo specchio del valore stesso della rosa.
Una due diligence legale e fiscale invece richiederebbe almeno 2-3 settimane e comunque i contratti di compravendita normalmente includono dei meccanismi di conguaglio prezzo in caso di sorprese successive.
Dal punto di vista complessivo la vendita del Genoa dipenderà da 2 aspetti:
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Psicologico: il centro decisionale del Genoa è Preziosi, socio-imprenditore impegnato sotto il profilo del capitale e dell’impegno gestionale. L’approccio alla vendita/non vendita di Preziosi è una variabile importante perché ci sono aspetti emotivi non indifferenti da tenere in considerazione.
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Acquirente industriale o finanziario. Lo scenario cambia completamente a seconda che l’acquirente sia un imprenditore o un fondo. Una persona fisica, un imprenditore, condurrebbe una trattativa basata su sentimenti, sul progetto personale. I grandi “padroni” del calcio hanno comprato le squadre di calcio avendo una visione di lungo periodo propria e della squadra, senza guardare troppo i conti attuali. I fondi per loro natura investono per vedere crescere un investimento e rivendere. I numeri per loro sono tutti perché le ricadute su città, tifosi e ambiente sono irrilevanti.
Comunque sia i tempi saranno calcisticamente lunghi. Preziosi farà la squadra e il ritorno di Capozucca lo conferma. Prima di settembre, a partire da oggi, nulla succederà.