Quelli del…Fuori Genova, Basso Piemonte

Odio le soste per la Nazionale. Immaginate le pause invernali, o peggio ancora il rinvio a sorpresa di una partita. La notizia arriva come un bidone improvviso da una bella ragazza. Ti prepari, lavi la macchina, scegli il ristorante. Sei emozionato. Sai che l’occasione è importante. Sei conscio che dovrai essere in forma, che non […]


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Odio le soste per la Nazionale. Immaginate le pause invernali, o peggio ancora il rinvio a sorpresa di una partita. La notizia arriva come un bidone improvviso da una bella ragazza. Ti prepari, lavi la macchina, scegli il ristorante. Sei emozionato. Sai che l’occasione è importante. Sei conscio che dovrai essere in forma, che non potrai sbagliare. Analizzi gli argomenti da toccare e da evitare. Sei pronto a studiare le sue reazioni e attaccare. Accarezzi l’idea di un finale romantico, ma temi un suo rifiuto. Ogni tanto ti sfiora il pensiero che l’appuntamento possa essere solo interlocutorio, in vista di successivi. Un pareggio. Ma il bidone improvviso ti smonta. Devi ricominciare tutto da capo. Soprattutto mentalmente.

Con una vittoria avremmo inflitto una mazzata tremenda agli avversari del Fuori Genova – Basso Piemonte (per ammissione del loro Presidente). Un trionfo rossoblu avrebbe scatenato una frattura insanabile tra società e tifoseria avversa, che viaggiano attualmente su binari opposti. Comprensibile, quando ti saluta un mago come Marotta e a ruota Gasparin. Logico quando ti illudi di andare a Barcellona e Londra, ma ti ritrovi con la primavera a Budapest. Atteso, quando ergi a idolo un fortissimo giocatore, tuttavia già “regalato” dai Presidenti di Roma e Real Madrid.

Il problema è che il Genoa queste partite non le vince mai. La paura di perdere avrebbe portato tutti a un simpatico pareggino. Con buona pace di tutti.

Si chiude comunque un buon 2010. So che molti storceranno il naso. Ragazzi! Ricordate ancora le contestazioni a Fossati e a Spinelli? Tutti noi chiedevamo un Presidente capace di garantire al Grifone dei campionati tranquilli tra le prime dieci squadre d’Italia. Non imborghesiamoci: manteniamo l’entusiasmo nel veleggiare tra salvezze prima di Pasqua e piazzamenti prestigiosi in zona Europa. O dobbiamo sempre e comunque proprio lamentarci?

Nel 2011 ripartiamo con la bestia nera Lazio, poi Cesena. Personalmente tengo molto anche alla trasferta meneghina di Coppa Italia. Qui dicono che Benitez non è Mourinho; potremmo anche passare.

Nell’attesa, Buon Natale a tutti.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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