Derby, ci vuole un Genoa d'assalto in un campo di patate

Il solito Grifo di quest’anno incassa un pareggio pre derby a Bari. Di buono c’è solo il risultato; che a ben vedere è quasi eccezionale, considerando che siamo specialisti nel rilanciare avversari pericolanti e in crisi. E’ già successo mille volte. Sotto questo punto di vista siamo sempre molto misericordiosi. Mi sarebbe pesato perdere a […]


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Il solito Grifo di quest’anno incassa un pareggio pre derby a Bari. Di buono c’è solo il risultato; che a ben vedere è quasi eccezionale, considerando che siamo specialisti nel rilanciare avversari pericolanti e in crisi. E’ già successo mille volte. Sotto questo punto di vista siamo sempre molto misericordiosi. Mi sarebbe pesato perdere a Bari, anche e soprattutto perché non ho digerito “la morale” fatta dal Bari al Genoa in occasione della partita sospesa per neve l’anno scorso.

La Sampdoria invece pesca il solito jolly (strano eh?) contro un Bologna a sorpresa non pervenuto. I felsinei incassano tre reti nei primi quindici minuti, in una stagione in cui sono stati in grado di mettere sotto chiunque.

Mercoledì nel Nostro Stadio dovrà scendere in campo un Grifone molto diverso da quello di ieri. Il Vecchio Balordo dovrà puntare su grinta, intensità e velocità. Anche solo per ottenere quello che oggi sembra il risultato più scontato: il pareggino. Il pareggino che nessuno vuole, ma a nessuno duole. Il pareggino che accontenta tutti e rimanda a future disfide. Le condizioni per la più classica “torta” ci sono tutte. Squadre in trasformazione. Tifoserie poco contente o nervose. Giocatori sotto pressione. Fantasmi di chiarimenti e di contestazioni. In sintesi: paura di perdere.

Aggiungiamo che entrambe le squadre hanno difese molto solide e attacchi molto latitanti. Aggiungiamo che tra poco più di due mesi sarà comunque possibile giocarsela alla morte nel return match, a salvezze acquisite e senza tetri spettri di retrocessione. Magari cercando disperatamente di vincere per salvare la stagione.

Certo che da tifoso questa sensazione di pareggiate un po’ mi rasserena, ma molto mi nausea. Mi turba anche la storica capacità che abbiamo di presentarci al derby sempre messi peggio rispetto ai nostri (?) cugini. Sempre un passo indietro, sempre sfavoriti, sempre in mancanza di ossigeno, sempre reduci da una prestazione infelice. Sempre con il timore che una sconfitta sconquassi l’ambiente, la squadra e la classifica.

E’ anche vero che di solito non becco mai un pronostico e che dalla condizione di disagio sono nate le nostre vittorie più belle, come quella di Branco, quella di Carparelli, quella di Francioso, quelle di Milito, quella di Morello e Ruzzittu. Speriamo quindi in una prova di carattere, speriamo nel Vecchio Cuore Rossoblu’.

Credo i giocatori per noi decisivi possano essere Kucka e Kaladze, con degli inserimenti. Attenzione a Biabany e Guberti, veloci e imprevedibili.

Chiudo (s)vedendo da lontano la situazione di Marassi. Il prato è semplicemente penoso. E pare che ogni 3-4 mesi venga anche rifatto. Una città di oltre 600.000 mila abitanti non può permettersi un campo di patate cosi vergognoso.

Sarebbe bello che ogni tanto qualcuno facesse mea culpa e si assumesse delle responsabilità chiare, magari dimettendosi dopo aver zollato per l’ennesima volta il Ferraris. Combatti e vinci per noi, Forza Vecchio Grifone

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it 

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