Le grandi sfide paralimpiche di Rossana Pasquino al Festival della Scienza con Stelle nello Sport e Orientamenti

Lezione speciale per gli studenti liguri, quella che si è tenuta oggi al Festival della Scienza, nel corso del webinar

Rossana Pasquino alle Paralimpiadi di Parigi

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Una lezione speciale per gli studenti liguri, quella che si è tenuta oggi al Festival della Scienza, nel corso del webinar curato da Stelle nello Sport e Orientamenti. con ospite d’onore Rossana Pasquino, medaglia di bronzo alle recenti Paralimpidi di Parigi nella scherma a squadre nonché campionessa europea individuale.

Rossana è portabandiera del movimento schermistico e sarà protagonista a Genova  dal 14 al 19 giugno del prossimo anno per gli Europei Assoluti di scherma, uno straordinario evento che verrà ospitato nel nuovo Palasport.

Rossa Pasquino aveva nove anni quando un infarto midollare improvviso le fece perdere l’uso delle gambe. Una bambina, diventata presto donna, dal grande coraggio che non ha mai incolpato il destino: semplicemente ha pensato che doveva reagire. Oggi a una folta platea di studenti ha raccontato le proprie sfide.

“Io ragionavo sul domani: cosa posso fare domani per fare un passettino più? Si va avanti per piccoli passi, un passetto alla volta giorno dopo giorno, si pensa a come fare cose semplici, e poi via via sempre più complicate – racconta Rossana in riferimento alla sua infanzia – Ho cominciato con dirmi: “Domani cerco di gestirmi la giornata a scuola”, e così ogni giorno, poi più grande a dirmi come uscire con gli amici, trasferirsi a Napoli, studiare da fuorisede, con gli stessi problemi di una persona “in piedi”, poi l’Università, viaggi…”. 

Reagire non è semplice. “Lo si fa, non senza paura. Una volta mi sono anche rotta un femore…ma lo si fa, perché è la vita! Uscire dal proprio quadrato. Ed è anche fallire! Perché ho anche fallito, non senza che non avessi paura di farlo. La sfida è quella di mettersi in gioco e non puoi sapere sin dove arriverai”.

Rossana e lo Sport. “Di solito le Olimpiadi sono l’obiettivo finale, per me non lo erano mai state. Ma l’appetito vien mangiando, e quando ho vinto un bronzo mondiale in Corea nel 2019, allora ho cominciato a crederci. Se metti grande impegno nelle piccole cose, poi arrivano anche quelle grandi”.
La sua storia non è solamente un’ispirazione per i giovani, ma un messaggio sullo Sport in generale, e più in particolare alle persone disabili. Sport uguale riscoprire un corpo. O meglio: una parte che credeva di aver perso. Era rientrata da Creta a Napoli a fine 2011 vincendo un concorso per ricercatore a tempo indeterminato e dopo tanti anni doveva riabituarsi alla città. “L’amica, Francesca Boscarelli, spadista molto nota nell’ambiente mi aveva detto che c’era la possibilità di fare Scherma”.

Decise di provare, anche per cambiare la routine delle sue serate. Le si aprì un mondo. Cominciò per gioco, scoprì amicizie, una socialità, ma anche di cosa era capace il suo corpo. Ha capito che era come per lo studio: era sufficiente un’ora sola, ma di qualità, per ottenere grandi risultati. Come ha precisato: “Tutti i sacrifici che ho fatto, non sono stati tali, li ho fatti volentieri, senza mirare mai alle Olimpiadi, che poi invece sono arrivati. Sport e lavoro è una dicotomia che mi ha aiutato, le due cose non solo sono fattibili, ma necessarie”. Le è venuta voglia di restituire qualcosa a sua volta: ormai campionessa affermata, ha portato in palestra dei ragazzi disabili a Benevento permettendo pure loro di ricostruirsi un corpo. A tal proposito lei stessa ha citato Elio Germano: “Le ambizioni sono piccole quando sono personali, e sono grandi quando si pensa alla collettività”.

Lo aveva fatto a proposito dello spirito di gruppo con cui le sue compagne hanno affrontato la finale per il bronzo dopo una vittoria mancata per pochissime stoccate. Loro – Bebe Vio, Andreea Mogoș e Loredana Trigilia – le ha ringraziate così: “Mi hanno insegnato che non si molla mai, che si pensa al prossimo match, che non si recrimina niente, che non si incolpa e che si deve guardare avanti, sempre. Grazie ragazze”.

Una lezione di sport e di vita davvero preziosa. Genova ha scoperto la grinta, determinazione e passione di Rossana Pasquino e la attende ora per una nuova sfida: gli Europei 2025 nel capoluogo ligure! Un appuntamento per cui la città è già proiettata da tempo, dapprima con i Campionati Italiani Giovani e Cadetti, ospitati dal Jean Nouvel dal 24 al 26 maggio 2024, e poi con importanti appuntamenti promozionali. Dalla “Scherma in piazza” a Chiavari (sabato 21 settembre) e nei sabati successivi allo SportAbility Day (sabato 28 settembre), a Portofino con “Scherma in piazzetta” e alle Caruggiadi. Eventi di grande calibro e con ampia partecipazione di pubblico, in particolare a Chiavari e Portofino grazie all’intervento dei campioni di Parigi 2024 (Giulia Rizzi, Filippo Macchi e Guillaume Bianchi) protagonisti di stoccate spettacolare all’interno delle staffette con i migliori talenti liguri.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.