Genoa vittorioso al Ferraris col Toro da tre stagioni

Un anno fa la vittoria della salvezza matematica (2-1), nel 2016 il 3-2 in rimonta e nel 2015 il roboante 5-1

Rigoni Genoa
Luca Rigoni dopo aver segnato l'1-0 al Torino (foto Paolo Rattini/Getty Images)

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Partiamo dall’ultimo precedente giocato tra Genoa e Torino al Ferraris. Esattamente un anno fa (21 maggio 2017) il Grifone del rientrato Juric conquistava una soffertissima salvezza matematica battendo il Toro nella penultima giornata di campionato. Rigoni al 31′ e Simeone al 54′ gli autori dei gol in uno stadio traboccante di tifo: 2-1 finale (gol granata di Ljajic all’89’) e grande festa per tutti.

La tradizione del Genoa sul Torino negli incontri giocati in casa si può definire estremamente favorevole. Dal 1906 in avanti, anno in cui nasce (il 3 dicembre) il Football Club Torino dalla fusione del F.C. Torinese con un gruppo di dissidenti della Juventus, il bilancio dei 65 incontri di campionato giocati in casa del Genoa (di cui 6 in serie B con 4 vittorie rossoblù e 2 pareggi) è di 34 vittorie del Grifone, 22 pareggi e 9 vittorie del Toro, 118 le reti rossoblù, 67 quelle granata. A questo bilancio bisogna aggiungere anche 3 confronti di Coppa Italia con 1 vittoria ospite e 2 pareggio (5-4 per il Toro il computo delle reti).

Il Genoa vince da tre stagioni consecutive. Detto dello scorso anno, due anni fa (29a giornata, 13 marzo 2016) le due squadre veleggiavano nella zona anonima della classifica con un discreto margine di punti sulla terzultima. L’inizio del match era da incubo con l’ex Immobile che in due occasioni al 4’ e al 15’ (gol strepitoso) infilava la porta di Perin. Il Genoa però reagiva e l’altro ex, Cerci, trasformava i due rigori per il 2-2 del primo tempo. Nella ripresa il Grifone aveva più birra e al 66’ Rigoni di testa indirizzvaa in maniera definitiva il match.
Tre stagioni orsono (11 maggio 2015, posticipo del lunedì della 35a giornata) il risultato fu netto: 5-1. Iago Falquè (ora al Toro) al 18’ portò in vantaggio il Genoa a cui rispose al 16’ della ripresa il Toro con El Kaddouri. Poi si scatenarono i rossoblù con le reti di Tino Costa al 69’, Bertolacci all’87’, Pavoletti al 92’ e ancora Tino Costa al 95’. (CLICCA QUI PER VEDERE LE IMMAGINI).

Quella sera il Genoa interruppe un digiuno di successi sui granata che durava dal doppio 3-0 del 10 gennaio 2009 con reti di Biava nel primo tempo, Jankovic e Thiago Motta e del 13 aprile 2008 con reti di Di Vaio al 51’, Borriello 61’ e Sculli al 69’. Questa vittoria fu fatale all’odiato mister Novellino, subito dopo esonerato dal presidente granata Cairo.
Nei successivi due incontri si registrarono invece due pareggi per 1-1 con il Genoa sempre a rincorrere: Granqvist al 29’ dopo il vantaggio di Bianchi al 19’ il 16 dicembre 2012 nella tragica gestione Delneri e Biondini al 69’ dopo lo 0-1 di Farnerud al 7’ (con deviazione di El Kaddouri) il 30 novembre 2013 con nuovamente il Gasperini in panchina.

Il primo incontro ufficiale giocato a Genova (sul campo di San Gottardo) è datato 27 febbraio 1910: il match si conclude 0-0 . La prima vittoria casalinga del Genoa sul Toro risale al 29 gennaio 1922: 2-0 firmato Sardi allo scadere del primo tempo e Mariani a inizio ripresa.
L’ultima affermazione granata è datata 13 settembre 1981, prima giornata di campionato: 1-0 con rete decisiva di Pulici al 78’.
Tra i tanti match del passato ricordiamo il rotondo 6-1 del 30 aprile 1939 con reti di Luigi Scarabello, tripletta di Arrigo Morselli, doppietta di Alfredo Lazzaretti per l’allora Genova 1893 e rete del momentaneo 1-4 del granata Federico Allasio (che poi una decina di anni dopo vestirà la casacca del Genoa), padre della celebre attrice Marisa.

Storico il 3-0 che il Genoa rifilò al Grande Torino il 26 dicembre 1948, diciassettesima giornata di un campionato che i rossoblù chiusero al settimo posto ma che viene ricordato per la tragedia di Superga in cui perirono tutti i giocatori, i dirigenti e gli accompagnatori granata, l’equipaggio e tre dei migliori giornalisti sportivi italiani: Renato Casalbore (fondatore di “Tuttosport”), Renato Tosatti (“Gazzetta del Popolo”) e Luigi Cavallero (“La Stampa”). I gol genoani vennero realizzati tutti nella ripresa: Mazza abile a deviare un tiro di Dalla Torre, auotogol di Operto su forte conclusione di Grisanti e Pellicari su rigore a nove minuti dal termine.

In tempi più recenti è indelebile il ricordo della partita del 4 giugno 1995, ultima di campionato. Il Genoa guidato da Maselli è a un passo dalla serie B: quartultimo a tre punti dal Padova impegnato a San Siro contro l’Inter a caccia di un successo per la qualificazione alla Coppa Uefa. Il Torino è tranquillo e non si impegna più di tanto: Skuhravy a inizio ripresa sigla il definitivo 1-0. Il Padova però resiste sull’1-1 a Milano. I giocatori del Genoa scendono negli spogliatoi convinti di essere retrocessi ma come un raggio di sole in una giornata grigia arriva la notizia del 2-1 interista firmato Delvecchio al 91’. Il Genoa si guadagna lo spareggio (poi purtroppo perduto ai rigori a Firenze): il “Ferraris” esplode di gioia. Il primo giocatore che torna in campo e corre come impazzito verso la Nord è Gianluca Signorini. L’immagine del pianto a dirotto del Capitano sotto la Nord resterà impressa per sempre in tutti i genoani.

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