Genoa – Siena: i precedenti

Il bilancio del Genoa negli incontri casalinghi con il Siena Partite 5 Vittorie 1 Pareggi 2 Sconfitte 2 Reti fatte 5 Reti subite 8    Il Genoa ha affrontato in casa il Siena solamente a livello di Campionato per cinque volte. Il bilancio è favorevole ai toscani: infatti, a livello di Serie A i rossoblù hanno […]


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Il bilancio del Genoa negli incontri casalinghi con il Siena

Partite 5

Vittorie 1

Pareggi 2

Sconfitte 2

Reti fatte 5

Reti subite 8 

 

Il Genoa ha affrontato in casa il Siena solamente a livello di Campionato per cinque volte. Il bilancio è favorevole ai toscani: infatti, a livello di Serie A i rossoblù hanno vinto e perso una volta, segnando 2 reti e subendone 3, mentre a livello di Serie B hanno ottenuto due pareggi e una sconfitta, segnando 3 reti e subendone 5.

Giunti rispettivamente al novantasettesimo e al settantunesimo campionato della loro storia il Genoa e il Siena si affrontarono per la prima volta in assoluto e al “Luigi Ferraris” [n. 1] in un incontro, che ebbe il suo momento più vivace nel botta e risposta tra il 32’ e il 34’ del 1° tempo con il vantaggio bianconero (calcio d’angolo di Paolo Sciaccaluga sfortunatamente deviato di testa da Davide Nicola alle spalle di Fabrizio Lorieri) e il pareggio rossoblù (calcio d’angolo di Giovanni «Giovannino» Stroppa per la testa di Marco Malagò, che, lasciato libero in piena area di rigore, batté di testa Matteo Gianello). Il Genoa di Bruno «Maciste» Bolchi si dimostrò mal preparato atleticamente e non riuscì a sfruttare la superiorità numerica determinatasi nella ripresa con le espulsioni, decretate da Salvatore Racalbuto di Gallarate, dell’ex rossoblù Luca Cavallo al 28’ e di Gill Voria al 44’.

Dopo una serie negativa di 12 partite (7 pareggi e 5 sconfitte) e in un clima di contestazione (sottolineato dalle raccolte di firme organizzata al di fuori dello stadio dal Genoa Club Ottavio Barbieri), il Genoa dodicesimo in classifica alla pari del Bari con 27 punti dopo 22 partite, ricevette il Siena, che occupava la diciannovesima e penultima posizione con soli 16 punti [n. 2]. Dopo che il Siena era passato in vantaggio con un colpo di testa di Stefano Argilli su calcio d’angolo di Davide Passoni all’8’ della ripresa, il Genoa assediò l’area senese: Cosimo «Mino» Francioso al 31’ e Malagò al 35’ si videro respinte dai pali le loro conclusioni, ed infine il Siena, che era rimasto in dieci per l’espulsione di Luigi Martinelli, che aveva inframmezzato questi due episodi, capitolò al 46’ per una rete da opportunista di Francioso.

Indimenticabile per i tifosi senesi fu il successivo incontro a Genova tra le due squadre [n. 3], che diede la matematica certezza della promozione in Serie A (nei settantotto campionati precedenti la squadra senese aveva fatto solamente una comparsa come formazione di Serie B ammessavi al massimo Campionato 1945/1946 nel Girone del Centro-Sud). Dopo la rete del vantaggio genoano segnata al 2’ da Giacomo Chini, il Siena, particolarmente innervosito da una dura entrata del francese Rodrigue Boisfer, ai danni di Andrea Ardito, costretto a lasciare il terreno di gioco al 27’ del 1° tempo, sostituito da Raffaele Rubino, reagì, ribaltando prima dell’intervallo il risultato con due gran tiri dei brasiliani André Da Silva Pinga (su calcio di punizione) al 28’ e Rodrigo Taddei Ferrante al 45’. La mazzata definitiva per il Genoa, da quella sera virtualmente retrocesso in Serie C1 e poi ripescato in estate per il caso Catania (il contenzioso sulla partita interna pareggiata 1-1 il 12 aprile 2003 dagli etnei proprio contro il Siena, la presenza nelle cui file in quell’occasione di Luigi Martinelli generò pareri controversi di giustizia sportiva, portando a un’«estate calda», piena di discussioni e di ricorsi e culminata nella riammissione alla Serie B non solo della formazione rossoazzurra, ma anche del Genoa e della Salernitana e – in sostituzione del fallito Cosenza e in considerazione dei pregressi meriti sportivi – della Fiorentina, che aveva appena vinto, con il nome di Florentia Viola, il Girone B del Campionato di C2), al 39’ della ripresa con il comodo appoggio in rete di Simone «TIR» Tiribocchi. Come accade spesso in tali circostanze, gli atteggiamenti del pubblico locale furono differenti: la gran parte si limitò a tributare sportivamente un lungo applauso agli avversari, dei quali aveva riconosciuto la superiorità, mentre alcuni facinorosi per sfogare la loro rabbia lanciarono seggiolini dal settore Distinti ai giocatori rossoblù che stavano rientrando negli spogliatoi e poi li assediarono per quasi tre ore, abbandonandosi ad atti di teppismo nelle strade adiacenti lo stadio ed obbligandoli ad uscire ospitati dalla Polizia sui propri cellulari e dalla Croce Rossa sulle proprie ambulanze.

Con lo stesso risultato favorevole al Siena si concluse il primo incontro a livello di Serie A [n. 4], letteralmente dominato dai toscani nel suo primo quarto (doppietta del giocatore del Liechtenstein «Super» Mario Frick al 10’ con un gran tiro di sinistro dal limite su passaggio di Daniele Galloppa e al 23’ a ribadire una conclusione di Massimo «Big Mac» Maccarone, deviata dal portiere brasiliano Rubens Fernando Moedim «Rubinho», inframmezzata al 19’ da una rete di piede in scivolata di Simone Loria su un pallone proveniente dalla bandierina del calcio d’angolo e vagante nell’area di rigore genoana).

Per la cronaca nei precedenti 1550 incontri casalinghi di campionato con risultato omologato al Genoa era accaduto solo quattro volte di andare al riposo sotto di tre reti (sempre per 0-3): domenica 5 giugno 1955 nell’incontro perso 0-8 con il Milan, domenica 15 settembre 1957 nella partita persa 1-4 con il Padova, sabato 20 settembre 2003 e domenica 26 agosto 2008 negli incontri, che non registrarono segnature nella ripresa, persi rispettivamente con l’Atalanta e il Milan. Al 44’ della ripresa, servito da «Super» Marco Borriello, l’argentino Luciano Gabriel «Lucho» Figueroa si toglieva la soddisfazione, con un bel tiro di sinistro dal basso in alto alla destra del portiere austriaco Alexander «Alex» Manninger, di realizzare la sua prima segnatura nel campionato italiano e di dare al Genoa la «rete della bandiera».

Finalmente il Genoa riuscì a prevalere in casa sul Siena nel secondo incontro di Serie A [n. 5], il primo in cui una delle due squadre – il Siena, che nei precedenti incontri si era trovato sempre, in qualche momento dell’incontro, in vantaggio – non riuscì a trovare la via della rete, in virtù di una rete di testa di Giuseppe Biava su calcio d’angolo del croato Ivan Jurić al 20’ di un primo tempo ottimamente giocato dai rossoblù. Nella ripresa i senesi misero in difficoltà i padroni di casa e colpirono al 30’ con un diagonale di Galloppa un clamoroso palo interno alla sinistra di «Rubinho».

Stefano Massa

(responsabile scientifico per gli studi sulla storia del Genoa per la Fondazione Genoa 1893)

 

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