Tuttosport: il Grifone fa sua la “sagra dell’errore”

Il Genoa, sprecone così come il Benevento, vince la partita solo al 92' grazie a Lapadula

La felicità dei giocatori rossoblù (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Dopo un travaglio durato sette mesi, il Genoa ha finalmente riassaporato i tre punti al Ferraris. L’ha fatto in modo paradossale, capitalizzando un calcio di rigore in una partita facilmente assimilabile alla sagra dell’errore. “Brutto primo tempo, poi siamo cresciuti nella ripresa – è stato il commento di un Ballardini soddisfatto – però abbiamo concesso due o tre ripartenze sanguinose”. Ha tutte le ragioni del mondo, il tecnico ravennate, per tirar le orecchie ai suoi: tantissimi errori, sequenza impressionante che contribuisce a far parlare di una partita tutto sommato equilibrata. Puscas, Pandev, Rigoni, ancora Pandev, Lapadula, ancora Lapadula, Chibsah in contropiede. Aggiungendo il salvataggio sulla riga di Laxalt (unito a due precedenti recuperi da manuale riusciti a Lucioni), si ottiene una mole di occasioni non indifferente.

Quel che campeggia sulle colonne di Tuttosport è però il ritratto di una sfida che il Grifone ha portato a casa con sudore, secondo quanto avrebbe poi affermato Ballardini: “Abbiamo sofferto, siamo stati bravi e fortunati. Lapadula è stato bravissimo nel concludere, ma dietro di lui c’è tutta la squadra”. Bravo il bomber ritrovato, dunque, per aver saputo approfittare di un’uscita allegra del portiere ospite Belec: nonostante una stagione fin qui deludente, nonostante le tante voci di mercato che lo vorrebbero alla corte di Massimo Oddo a Udine, ha messo la sua firma sulla seconda partita decisiva (dopo quella, sempre in casa, contro la Roma). Era il minuto 92, poi spazio soltanto alla gioia genoana e alle polemiche sollevate da De Zerbi: “Forse il Var costa soldi e non lo vogliono usare contro il Benevento. Se mettono il Var ci deve essere pure per noi, sennò stiamo a casa, facciamo Natale in famiglia e anche l’antivigilia”.

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